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Napoli, scovata dalla Guardia di Finanza la mega fabbrica del falso

Un’operazione della Guardia di Finanza ha smantellato un vero e proprio mercato parallelo a quello delle griffe in cui venivano realizzati e smerciati prodotti contraffatti. Le indagini hanno ripercorso a ritroso la filiera dei prodotti che, dagli ambulanti delle spiagge del litorale romano, portava fino ai laboratori sartoriali del napoletano controllati dalla Camorra, ai vertici dell’affare.
A cura di Angela Marino
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Un'indagine della Guardia di Finanza di Roma partita dai controlli sui venditori ambulanti abusivi delle spiagge del litorale romano ha condotto alla scoperta di un vero e proprio mercato parallelo degli oggetti taroccati controllato dalla Camorra e che aveva le sue sedi operative nel napoletano. Le indagini hanno portato al sequestro di magazzini e laboratori di prodotti sartoriali e alla confisca di circa 120.000 articoli. Undici persone sono state denunciate con le accuse di associazione a delinquere introduzione nello Stato e commercio di prodotti con segni falsi e ricettazione. 

I prodotti realizzati e messi in commercio da questo cartello del falso che vedeva implicati sei imprenditori locali, rispondevano ad ogni tipo di richiesta da parte di una clientela scelta e fidelizzata, che pagava regolarmente con carta di credito pantaloni, jeans, scarpe ed accessori di ogni genere. La rete di produzione e distribuzione era celere ed efficiente, com magazzini di appoggio collocati in punti strategici sul territorio che garantivano che le merci fossero sempre disponibili per i rivenditori. A realizzare i falsi erano operai altamente specializzati in grado di riprodurre fedelmente capi e accessori delle griffe più quotate. Tra queste: Dolce e Gabbana, Fendi, Burberry, Armani, Gucci, Louis Vuitton, Liu Joe e Hoogan.

 Alfano: "Lotta dura alla contraffazione, così tuteliamo il Made in Italy"

"Lotta dura alla contraffazione, nel rispetto dell’estro e dell’ingegno del nostro Made in Italy". Commenta così il Ministro dell'Interno l'indagine che ha scoperto il mercato parallelo del falso. "Oggi abbiamo avuto un grande risultato. La nostra intuizione era giusta. Con l’operazione di oggi, condotta con successo, dopo un lungo lavoro di indagine, dalla Guardia di Finanza, si è risaliti al vertice della filiera del mercato del contraffatto, partendo proprio dai venditori ambulanti irregolari che vendevano la merce sulle spiagge della costa romana". Precisa: "È esattamente in questa direzione che va la direttiva Spiagge sicure" – precisa – "il mercato del contraffatto è un vero e proprio mercato parallelo che raggiunge, talvolta, un alto livello industriale e che spesso rappresenta uno dei principali rami d’affari della criminalità organizzata.

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