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Napoli, bloccata stazione centrale: treni fermi per 2 ore per allarme fumo

Disagi per migliaia di viaggiatori, fermi alla stazione ferroviaria del capoluogo partenopeo per lo stop dei convogli a causa di un allarme scattato alle 5.30 sotto la sala controllo. Solo dopo le 7.30 la situazione è tornata molto lentamente alla normalità. Avviata inchiesta interna.
A cura di Biagio Chiariello
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UPDATE ore 9.15- Sta riprendendo il traffico ferroviario nella stazione di Napoli Centrale e nelle stazioni limitrofe. Rfi ha annunciato l’avvio di  un’inchiesta interna ed ha comunicato che i treni coinvolti nel blocco sono stati 32.

Venerdì nero per i viaggiatori che devono transitare per la stazione di Napoli Centrale. La circolazione dei treni è infatti rimasta completamente bloccata, a causa – informa Trenitalia – di un allarme fumo scattato alle 5:30 in un locale sottostante la sala di controllo del traffico ferroviario. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco. Non pochi coloro che hanno creduto potesse trattarsi di un allarme bomba. Solo intorno alle 8 la situazione è tornata alla normalità. La decisione di bloccare il traffico dei convogli, sia sulla linea tradizionale, sia su quella dell'Alta Velocità è stata presa per motivi di sicurezza. La situazione ora è in lento ripristino. Il blocco ha provocato pesanti disagi anche per il resto della rete ferroviaria della zona campana: è il caso dei regionali per Paola e per Caserta. Così come quella di Aversa dove pure il flusso viaggiatori quotidiano è elevato, eppure nel momento in cui scriviamo non si vedono convogli sui binari.

Caos Stazione Centrale Napoli, "nessuna informazione, non sappiamo quando ripartiremo"

"Siamo tutti in attesa di partire e non sappiamo se e quando questo avverrà: non ci sono informazioni certe dallo speaker ufficiale della stazione", riferisce Luca all'ANSA uno dei tanti viaggiatori fermi alla stazione di Napoli Centrale. L'uomo è un pendolare che vive a Torre del Greco (Napoli) "e – racconta – come ogni mattina sono venuto in stazione per prendere il Frecciarossa per Roma, dove lavoro negli uffici di Poste Italiane. Come me siamo centinaia, insegnanti, professori, impiegati, dipendenti di uffici pubblici e aziende private. Siamo qui dalle sei e il numero cresce continuamente. Non sappiamo a che ora partiremo e nessuno fornisce notizie certe e sicure. Lo speaker ufficiale non ci dà informazioni e anche sui tabelloni non compare alcuna indicazione. Girano tante voci, ma chissà qual è quella vera. Speriamo solo di riuscire a partire e di farlo prima possibile. Ci sono anche alcuni che dovevano andare all'aeroporto di Roma, ma credo che il loro aereo ormai abbia preso il volo".

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