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Muos, per il Tar i lavori devono rimanere bloccati

Il perito nominato dal Tar ha spiegato che “il campo elettromagnetico irradiato dal Muos può produrre effetti biologici sulle persone esposte”.
A cura di Davide Falcioni
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I lavori per la realizzazione del Muos, il sistema radar degli Stati Uniti che avrebbe dovuto essere installato a Niscemi, in Sicilia, rimarranno fermi. Lo ha stabilito il Tar di Palermo, che ha respinto le richieste di sospensiva presentate con due ricorsi del ministero della Difesa contro la Regione. L'opera, dunque, non potrà avanzare: si tratta senza ombra di dubbio di una vittoria del Movimento No Muos e delle forze politiche che hanno osteggiato il sistema militare: "E' una grande vittoria, non è una notizia da niente. Evidentemente – dice il governatore Rosario Crocetta – le nostre motivazioni erano fondate. Questo mi dà più forza anche in vista dell'incontro previsto con l'ambasciatore americano".

Marcello D'Amore – docente universitario e perito nominato dal Tar – aveva riferito ai giudici che "il campo elettromagnetico irradiato dal Muos può produrre effetti biologici sulle persone esposte; interferenze elettromagnetiche in apparecchiature elettroniche, strutture aeroportuali e aeromobili; effetti sulla biocenosi e sulla fauna del Sito di importanza comunitaria Sughereta di Niscem". In questo quadro, gli avvocati Sebastiano Papandrea e Paola Ottaviano, legali dei comitati No Muos, sostengono che il Muos è interamente illegittimo e che va quindi definitivamente soppresso. Il Tar, però, non è entrato nel merito. I giudici si sono limitati a rigettare la richiesta di sospensiva ma dovranno ora fissare un'udienza per la discussione del ricorso del ministero della Difesa, che chiede, tra l'altro, alla Regione un risarcimento di 25 mila euro per ogni giorno di fermo dei lavori.

Non si è fatto attendere un commento da parte del Movimento 5 Stelle: "Adesso ci aspettiamo – affermano i parlamentari in commissione Difesa – che il ministro Mauro sia meno cieco del suo predecessore Di Paola e ritiri il ricorso di merito sulla costruzione del Muos. Sarebbe un atto di saggezza rispettoso delle prerogative delle comunità locali, che devono poter decidere sulla propria salute, sul proprio ambiente e sul proprio territorio".

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