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Muos, installata la prima parabola. Gli attivisti: “Crocetta ci ha traditi”

Accelerano i lavori per il sistema satellitare gestito dal Dipartimento della Difesa statunitense. I No Muos: “L’innalzamento della prima parabola della stazione MUOS di Niscemi avviene nel più assoluto silenzio e disinteresse da parte delle istituzioni locali e di quegli amministratori che solo parole, e mai atti incisivi, hanno speso sulla vicenda”.
A cura di D. F.
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In Sicilia stanno accelerando i lavori per la realizzazione del Muos (Mobile User Objective System) di Niscemi. Due notti fa infatti è stata installata la prima parabola di quello che alcuni hanno definito "il grande fratello americano", gestito dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti e finalizzato a dare supporto satellitare alle forze navali, terrestri ed aeree USA ovunque si trovino nel mondo. La decisione ha provocato le ire del Movimento 5 Stelle in Regione Sicili, che ha formalmente chiesto al presidente Crocetta l'immediata sospensione dei lavori. Intanto a Roma deputati e senatori dell'intergruppo parlamentare per la pace sono pronti a dare battaglia e presenteranno nei prossimi giorni una mozione che chiede al governo di interrompere immediatamente ogni autorizzazione per la realizzazione del sistema satellitare.

In questo quadro, poi, i No Muos si sono incatenati davanti all'installazione militare di Niscemi ed hanno chiesto al presidente Crocetta "di intervenire in autotutela per garantire il principio di precauzione a tutela della salute dei siciliani". In un comunicato gli attivisti scrivono: "L'innalzamento della prima parabola della stazione MUOS di Niscemi avviene nel più assoluto silenzio e disinteresse da parte delle istituzioni locali e di quegli amministratori che solo parole, e mai atti incisivi, hanno speso sulla vicenda".

I No Muos aggiungono: "Nonostante in più occasioni sia stato denunciato il palese e colpevole travisamento del contenuto e delle conclusioni della relazione dell'Istituto Superiore di Sanità, nonostante eminenti studiosi – tra cui lo stesso verificatore del TAR Sicilia – abbiano contestato sia il metodo scientifico usato, che la validità del monitoraggio eseguito da ISPRA, nonostante ancora il monitoraggio di ARPA Sicilia legittimi più di un sospetto di irregolarità commesse dai tecnici dell'ISPRA stessa, ebbene il Presidente della Regione, ignorato il parere dei tecnici nominati dalla sua stessa Giunta, ha dato il via libera ai lavori, tradendo la sua promessa elettorale con una vergognosa marcia indietro e sfuggendo al confronto con gli attivisti e la gente di Niscemi. Crocetta ci ha lasciato soli, gli amministratori locali ci hanno lasciato soli".

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