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Muos: il Tribunale del Riesame conferma il sequestro dell’impianto

I permessi alla realizzazione dell’opera sono stati annullati perché la zona in cui si intende costruire la struttura è sottoposta a vincoli di rispetto ambientali con inedificabilità assoluta.
A cura di Davide Falcioni
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L'impianto satellitare Muos realizzato a Niscemi, in Sicilia, dagli Stati Uniti rimane sotto sequestro. A deciderlo è stato il Tribunale del Riesame di Catania, che ha confermato la sentenza emessa lo scorso primo aprile dal Gip di Caltagirone su richiesta del procuratore Giuseppe Verzera, che ha bloccato la prosecuzione dei lavori di realizzazione dell'impianto di Telecomunicazione nella base americana. Ad opporsi al sequestro era stato, con un ricorso, il ministero della Difesa, rappresentato dall'Avvocatura dello Stato.

Il Tribunale del Riesame ha tuttavia emesso un'ordinanza che rigetta la richiesta di dissequestro presentata dall'Avvocatura riservandosi di depositare prossimamente le motivazioni. Il collegio è lo stesso che tre anni fa annullò un sequestro analogo. Al centro del nuovo "stop" ai lavori, sollecitato dalla Procura di Caltagirone, vi è la "novità" arrivata nel febbraio scorso dal Tar di Palermo che ha annullato tutti i permessi per realizzazione della struttura in un'aera sottoposta a vincoli di rispetto ambientali con inedificabilità assoluta.

Per la Procura è stata la svolta: i vincoli dell'area di Niscemi hanno rimosso tutti i problemi sulla legittimità delle autorizzazioni, che di fatto non esistono più. Tesi al momento confermata anche dal Consiglio amministrativo regionale di Palermo, il ‘secondo grado' del Tar in Sicilia, che non ha ritenuto esistessero i presupposti per un'ordinanza che annullasse in via cautelare il provvedimento dei giudici amministrativi di primo grado.

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