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Muore in un incidente in moto: ma 9 persone vivranno grazie agli organi donati da Mauro

Il centauro era stato coinvolto in un terribile incidente, domenica mattina, sulla Statale 15, a Vasto (Chieti). Era morto poco dopo. Ieri all’ospedale di Pescara sono stati effettuati gli espianti dal corpo del 39enne: una parte di fegato andrà a un bambino di Bergamo, le cornee e un rene resteranno in Abruzzo.
A cura di Biagio Chiariello
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Non ce l’ha fatta Mauro Guerini, il 39enne di Casalbordino (Chieti), che domenica scorsa è stato coinvolto in un drammatico incidente in moto sulla Statale 15, a Vasto (Chieti). La moto su cui viaggiava l’uomo si era scontrata con uno scooter condotto da un 85 enne vastese. Subito soccorso, il 39enne, dipendente Sevel, era arrivato all’ospedale di Pescara in condizioni disperate. Ed è morto poco dopo: troppo gravi le lesioni riportate.

Ma anche in una tragedia come questa si possono trovare degli elementi positivi. Ben nove persone riceveranno infatti gli organi donati da Mauro. Dopo l’assenso dei familiari e l’okay del magistrato alla donazione, ieri è stato eseguito il cosiddetto periodo di osservazione, al termine del quale è partita l’organizzazione delle attività di prelievo degli organi. Le equipe specializzate sono arrivate da tutt’Italia per trasportare dove serve la preziosa eredità di Mauro: Il fegato è stato diviso in due parti, con la “tecnica split”: la più’ piccola va a Bergamo, per un bambino, la più grande a Roma. Il cuore va a Roma, i polmoni a Bergamo, il pancreas a Pisa, i reni uno a L’Aquila e uno a Parma e le cornee restano in Abruzzo.

Oggi alle 16, intanto, ci sarà l’ultimo saluto a Mauro nella Basilica della Madonna dei Miracoli a Casalbordino: ai funerali saranno presenti anche il sindaco, Filippo Marinucci, l’assessore Carla Zinni e tutta la giunta comunale, consiglieri compresi, per stringersi alla compagna, dipendente Sevel anche lei e ai familiari. Sarà il Priore, Paolo Lemme, a tenere la celebrazione per la perdita di Mauro, “un’eccellenza del paese che se ne va troppo presto”, aveva detto il primo cittadino.

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