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Muore in Marocco, i parenti non dichiarano il decesso e intascano la pensione in Italia

La Guardia di Finanza ha denunciato tre cittadini marocchini per truffa ai danni dell’Inps.
A cura di Antonio Palma
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Nonostante la donna fosse morta ormai da 4 anni, i parenti continuavano a intascare la pensione regolarmente ogni mese per un ammontante totale di oltre 1.500 euro. Per questo gli uomini della Guardia di finanza di Città di Castello, in provincia di Perugia, hanno denunciato a piede libero tre cittadini marocchini con l'accusa di truffa continuata e in concorso ai danni dell'Inps. Come accertato dagli inquirenti, oltre alla normale pensione i congiunti della donna scomparsa incassavano anche la pensione di invalidità e l'indennità' di accompagnamento, percependo indebitamente, nel corso degli anni, circa 100mila euro.

Come hanno spiegato le Fiamme Gialle, la donna, una marocchina da anni in Italia insieme ai suoi familiari, a causa di una grave patologia era stata dispensata dall'obbligo di presentarsi davanti agli organi di controllo. Per questo quando è avvenuto il decesso in Marocco, ai familiari della donna, tuttora residenti a Città di Castello, è bastato semplicemente omettere di darne formale comunicazione agli uffici competenti falsificando la firma sui vari documenti. Come accertato dagli inquirenti dopo giorni di pedinamenti, il fratello della defunta, delegato ad operare sul conto corrente della donna, una volta al mese si recava presso la filiale dell'istituto di credito dove veniva accreditata la pensione, ritirava la somma in contanti per poi spartirla con la sorella e il cognato.

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