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Msf: “Italia fa accordi con Libia, che spara contro le Ong e imprigiona i migranti”

La denucnia di Medici Senza Frontiere con una lettera aperta al premier Gentiloni: “Pura ipocrisia celebrare la riduzione delle partenze dalle coste libiche. Sappiamo bene quello che sta accadendo nel Paese”.
A cura di Annalisa Cangemi
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La lettera aperta di medici senza frontiere al premier Gentiloni denuncia la situazione dei migranti in Libia, che vengono detenuti e abusati da un sistema criminale."Medici Senza frontiere ha assistito le persone nei centri di detenzione di Tripoli per più di un anno e ha visto con i propri occhi questo schema di detenzione arbitraria, estorsioni, abusi fisici e privazione dei servizi di base che uomini, donne e bambini subiscono in questi centri. E sappiamo peraltro che questi centri ufficiali non sono che la punta dell'iceberg", così recita il testo. Il j'accuse dell'associazione umanitaria è indirizzato alle politiche messe in atto in Libia per fermare i flussi migratori.

La lettera è stata scritta dal presidente internazionale di Medici Senza Frontiere, Joanne Liu. Ai 28 Stati membri dell'Unione europea viene sostanzialmente chiesto di interrompere i finanziamenti stanziati per bloccare lo spostamento dei migranti, e dirottare le risorse per la creazione di "Vie per l'attraversamento sicuro e legale delle frontiere". Non usa mezzi termini il capo dell'associazione umanitaria per descrivere il trattamento riservato agli esseri umani in Libia: si tratta di "Sequestro di persona, tortura e di estorsione". 

Liu oggi ha illustrato in una conferenza stampa a Bruxelles, assieme al direttore generale di Msf, Arjan Hehenkamp, e al consigliere operativo, Jan-Peter Stellema, le condizioni di vita nei campi libici, che gli operatori della Ong hanno documentato nei centri di Tripoli. "La gente è trattata come una merce da sfruttare. Le persone sono stipate in stanze, buie, luride, senza alcuna ventilazione e costrette a vivere una sull'altra" ha detto Liu nella lettera, ricordando che nelle sue operazioni di ricerca e soccorso in mare Msf "È stata colpita dalla guardia costiera libica finanziata dalla Ue e ripetutamente accusata di collusione con i trafficanti".  Ma la vera domanda è: "Chi è colluso con i trafficanti? Quelli che cercano e salvano le persone o quelle che permettono che le le persone sia trattate come merci da imballare e vendere?".

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