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Mosca chiude 4 McDonald’s. Risposta alle sanzioni Usa?

Quattro fast food sono stati chiusi nella capitale della Russia dal Cremlino, ufficialmente per problemi sanitari. Ma si vocifera che dietro si nasconda una “guerra delle sanzioni”, a seguito della crisi ucraina.
A cura di B. C.
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La battaglia diplomatica tra Russia e Stati Uniti, in riferimento alla crisi ucraina, si gioca anche sugli hamburger. Quelli di McDonald’s, per la precisione, la catena di fast food più famosa al mondo. e autorità di Mosca hanno chiuso quattro ristoranti nella capitale russa per "violazioni sanitarie". A dare la notizia sono le agenzie russe che precisano che il "divieto temporaneo" ha colpito anche il primo McDonald's russo di piazza Pushkin. Una decisione che va interpretata alla luce dell’ipotesi di embargo totale di cibi e bevande provenienti dall’Unione Europea. Nei giorni scorsi il quotidiano economico Vedomosti anticipava che la Russia è pronta a interrompere le importazioni delle loro auto e oggi si parla del bando al consumo di bibite straniere in occasione degli eventi ufficiali, nel corso dei quali dovranno essere serviti solo tè e caramelle Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo quanto riporta l’agenzia Ria Novosti, ha affermato che Mosca “sta valutando diverse varianti. Abbiamo detto più volte che la Russia non è una sostenitrice del linguaggio delle sanzioni e non siamo stati noi ad iniziare”. Peskov ha poi concluso minacciando, “se i nostri partner -ha aggiunto- continuano con le loro pratiche non costruttive e perfino distruttive, verranno sviluppate delle misure aggiuntive”.

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