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Morto Sam Shepard, l’uomo che raccontò la fine del sogno americano

Da Wim Wenders a Michelangelo Antonioni, passando per Bob Dylan e la vittoria al Pulitzer: la trasversalità di Sam Shepard ha raccontato a lungo la fine della grande illusione americana e la disfunzionalità della famiglia.
A cura di Redazione Cultura
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Sceneggiatore, drammaturgo, scrittore di romanzi, racconti, attore, divo e punto di riferimento per tutti gli altri divi. Sam Shepard aveva 73 anni, una lunga carriera alle spalle. Le collaborazioni con i più grandi di Hollywood e non solo. Da Wim Wenders (per cui scrisse due sceneggiature, tra cui il film probabilmente più famoso di Wenders "Paris, Texas") a Michelangelo Antonioni (Zabriskie Point), Robert Altman, Bob Dylan (collaborò al film di Dylan "Renaldo e Clara"), i successi delle sue piéce Off Broadway, tutta la letteratura che ha prodotto, tra romanzi e racconti. Nel 2016 era uscito in Italia "Diario di lavorazione" (Playground), l'ultimo collage di un'America alla fine del suo sogno, patria della Grande Illusione ormai al tramonto.

La sua figura è insolita, se confrontata a quella dell'intellettuale e scrittore italiano, molto meno se contestualizzata negli Stati Uniti. Amò cantanti e poetesse come Patti Smith, sposò attrici (ben 3, lunghissima la sua relazione con Jessica Lange, da cui ebbe due figli, di recente aveva sposato Mia Kirschner) e interpretò tantissimi ruoli al cinema. In molti film, da Terence Malick a Ridley Scott a Nick Cassavetes.

Ma soprattutto fu lo scrittore de "Il bambino sepolto" che nel 1979 gli fece vincere il Pulitzer. Racconto in cui una famiglia dell’America rurale vive la sua maledizione perché i membri della famiglia hanno attirato su di loro accettando tacitamente il delitto del capofamiglia, che ha ucciso il figlio avuto dalla moglie, figlio non suo, forse frutto di un incesto. Un simbolismo che intendeva raccontare le sorti e il destino dell'America, attraverso la disfunzionalità della famiglia. Quel dramma, così come tutti gli altri che lo hanno reso il punto di riferimento principale di Broadway Off e ci consegna la cifra di ciò che Sam Shepard rappresenterà negli annali, soprattutto un grande autore teatrale che aveva raccontato il fallimento del Sogno americano attraverso le ossessioni, gli stereotipi e i miti dell'America di oggi.

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