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Addio Mario Anderlini, partigiano centenario che si finse morto per sfuggire ai fascisti

Lo scorso mese di ottobre aveva compiuto 100 anni ed era stato festeggiato in Comune a Bologna sulle note di Bella Ciao. Sabato la camera ardente.
A cura di Biagio Chiariello
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Aveva da poco compiuto cent’anni Mario Andolini. Per tutti era il partigiano ‘Franco’. Se ne è andato oggi a Bologna uno dei simboli della Resistenza. Medaglia d'argento al valor militare, aveva partecipato alla liberazione dell'accademia militare di Modena ed era sfuggito anche ad una taglia messa dai nazifascisti sulla sua testa, facendo stampare e diffondere un "santino" con l'annuncio della sua morte. Il suo centenario era stato festeggiato il 10 ottobre scorso in Sala Rossa sulle note di ‘Bella Ciao’.

“Questa città deve la sua forza a persone come te. Addio grande Mario Anderlini, partigiano Franco”, è il saluto del sindaco di Bologna, Virgilio Merola in un post sul suo profilo facebook. “Un pilastro della Resistenza del nostro territorio, una vita dedicata con coraggio e passione agli ideali di democrazia, libertà e giustizia, alla costruzione di un solido e proficuo rapporto con le giovani generazioni, affinché i valori della Resistenza potessero continuare a vivere e a trasmettersi di padre in figlio – così in una nota il Il Partito Democratico di Bologna – oggi abbiamo il compito, tutti, di portare avanti i suoi valori con altrettanto impegno. Le più sincere e affettuose condoglianze alla moglie ed ai due figli, agli amici ed ai tanti che lo hanno conosciuto. Ciao, Partigiano Franco".
“Con Mario Anderlini se ne va un pezzo di storia della nostra città. Bologna piange un uomo i cui grandi ideali e la cui forza morale hanno segnato una vita dedicata alla passione civile e alla conquista di libertà e democrazia, prima come Partigiano e poi come esempio e insegnamento per le giovani generazioni.” Commenta così Stefano Caliandro – Capogruppo PD in regione Emilia-Romagna – la notizia della scomparsa di Anderlini.

Sabato, dalle 9 alle 10.30, nella sala Stefano Tassinari a Palazzo d'Accursio, verrà allestita la camera ardente per il partigiano "Franco".

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