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Morto dopo il pranzo di nozze nell’Astigiano, alcuni degli invitati stanno ancora male

Diversi invitati a quel pranzo di nozze finito in tragedia avvertono ancora disturbi gastrointestinali. L’avvocato non esclude un’azione legale comune delle vittime. Oggi intanto i funerali dello zio dello sposo, deceduto dopo il banchetto.
A cura di Susanna Picone
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Hanno ancora dei disturbi gastrointestinali alcuni dei partecipanti a quel pranzo di nozze nell’Astigiano finito in tragedia la scorsa settimana con la morte di un uomo di settanta anni, lo zio dello sposo Pierino Magnelli. Oltre a lui, un centinaio di invitati compresi gli stessi sposi Fabrizio Magnelli e Valentina Fina si sono sentiti male dopo il banchetto presso la “Locanda delle Antiche Sere” e ancora oggi qualcuno non si è del tutto ripreso. Lo ha fatto sapere l’avvocato Francesco Paulicelli che insieme al collega Luca Gastini difende parenti e amici degli sposi. “Una cinquantina degli invitati – ha ricordato l’avvocato – si erano rivolti al pronto soccorso e altri ai medici di base”. Il legale ha detto che sono oltre una quarantina le querele già depositate in tribunale da parte dei partecipanti al banchetto di nozze e ha precisato che ne stanno preparando altre e che non escludono si possa procedere con un’azione comune.

Celebrati stamane a Torino i funerali di Pierino Magnelli – Intanto, mentre continuano le indagini delle forze dell’ordine sul caso di intossicazione alimentare al matrimonio, stamane sono stati celebrati nella chiesa di San Giuseppe Benedetto Cottolengo a Torino i funerali dello zio dello sposo. La procura ha dato il via libera alle esequie dopo l’autopsia sul corpo dell’anziano, che ha escluso la commozione cerebrale tra le possibili cause della morte (l’uomo aveva perso l’equilibrio ed era caduto nel bagno di casa delle sue sorelle). Al momento l’unico iscritto nel registro degli indagati è il gestore del ristorante in cui si è svolto il pranzo di nozze. Dopo i prelievi dei militari, che hanno posto sotto sequestro le cucine della Locanda, si attendono i risultati dei test batteriologici avviati sui campioni dall'istituto zoprofilattico di Torino.

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