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Morto a 93 anni il nazista Vladimir Katriuk: era accusato di genocidio

L’uomo combattette al fianco dei nazisti compiendo massacri disumani soprattutto in Bielorussia.
A cura di Davide Falcioni
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E' morto in Canada all'età di 93 anni Vladimir Katriuk, già nella lista del Centro Simon Wiesenthal dei criminali di guerra nazisti più ricercati del mondo: a renderlo noto è stato il suo avvocato. Katriuk, ex componente dell'esercito ucraino, è stato accusato di genocidio dalla Russia all'inizio di questo mese in relazione ai massa alla popolazione civile bielorussa commessi tra il 1942 e il 1944. Al termine della Seconda Guerra Mondiale l'uomo visse dapprima in Francia, poi in Canada: nel 1999, in relazione ai suoi crimini di guerra verso innocenti, la Corte federale canadese lo privò della cittadinanza.

Katriuk si unì al battaglione 118 nel 1942 per combattere i sovietici. Fu proprio il Kgb a rivelare i dettagli della sua partecipazione a svariati massacri, in particolare a quello Khatyn. In un articolo scritto per la Lund University lo storico Anders Rudling raccontò che Katriuk era particolarmente noto per la sua ferocia: "Sparava con il mitragliatore a chiunque tentava di fuggire ai bombardamenti". Un altro rapporto dei servizi segreti sovietici svelò il massacro di decine di civili che tentavano di mettersi al riparo in una foresta bielorussa. Quando l'ucraino comprese che le sorti della guerra erano ormai segnate non esitò a cambiare casacca. Si trasferì in Francia e si unì ai partigiani francesi, stavolta utilizzando la mitragliatrice per azioni di guerra contro i nazisti. Ferito gravemente, venne curato in un ospedale americano e al termine del conflitto si trasferì in Canada.

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