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Morte Pino Pelosi, lo scrittore Cappelli su Twitter: “Pasolini magnaccia”

Divampa la polemica per un tweet dello scrittore potentino contro Pier Paolo Pasolini. Anche nel 2015 lo accusò di aver “amato molto i regazzini”.
A cura di Redazione Cultura
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Lo scrittore Gaetano Cappelli
Lo scrittore Gaetano Cappelli

"Morto Pino Pelosi. povero ragazzo di borgata, 17enne all'epoca in cui venne caricato dal ricco regista, a bordo della sua auto da magnaccia…". Non mancherà di scatenare una suburra di polemiche l'ultimo tweet dello scrittore potentino Gaetano Cappelli, uno dei più riconosciuti e apprezzati narratori italiani. Solitamente garbato e gentile, l'autore di "Parenti lontani" e "Febbre" (solo per citare alcuni dei suoi libri), stavolta si infervora contro Pier Paolo Pasolini e commenta sul social network con un tweet nemmeno troppo nascostamente al vetriolo circa la morte di Pino Pelosi:

Non è la prima volta, d'altronde, che sui social Cappelli si lascia andare a commenti non proprio gentili nei confronti dello scrittore, poeta e regista italiano, protagonista suo malgrado di uno dei misteri d'Italia, vittima nel 1975 di un brutale assassinio, per cui l'appena deceduto Pino Pelosi è stato finora ritenuto l'unico responsabile, nonostante la ricostruzione di amici e parenti dello scrittore che stabilì la presenza di altre persone sul luogo dell'incidente al momento dell'assassinio dell'autore dell'incompiuto "Petrolio".

Già nel 2015, infatti, Gaetano Cappelli aveva pubblicamente dichiarato la sua idea non proprio positiva su PPP. Scrisse all'epoca, in un commento che riguardava la polemica scatenata da Gabriele Muccino sul Pasolini regista, accusandolo di amare "molto i ragazzini":

Ricorre oggi san Pasolini. il grande intellettuale e profeta italiano. da giovane consegnò un compagno di scuola alla polizia fascista. passò poi con i comunisti che gli avevano trucidato il fratello. fu il primo a scagliarsi contro la cultura di massa – disprezzò i beatles e la televisione stando sempre in televisione. riuscì a fare l’apologia del comunismo in russia negli anni 70, quando anche le pietre sapevano che schifezza era. si scagliò contro il consumismo girando in ferrari e posando in total gucci. oggi molte scuole gli sono dedicate. egli infatti, pasolini, amò molto i regazzini.

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