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Morta bimba dimenticata in auto. La mamma: “L’ho uccisa io, è colpa mia”

Michela, 37enne livornese, non si dà pace. La donna è andata al lavoro dimenticando che la figlia di 17 mesi fosse in auto. L’ipotesi è “amnesia dissociativa”, ma intanto deve rispondere di omicidio colposo. Intanto i genitori hanno deciso di donare gli organi della piccola Gaia.
A cura di Biagio Chiariello
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“L’ho uccisa, l’ho dimenticata in auto, sono io la responsabile della morte di mia figlia”. Si dispera così la madre di Gaia, la bimba di 17 mesi dimenticata in auto a Vada in provincia di Livorno. In una stanzetta, davanti al reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze, la donna non si dà pace. Michela, 37 anni,  martedì mattina era andata ad accompagnare le due figlie a scuola in auto: la più piccola però non è mai scesa da quella vettura, dopo che la madre è tornata nella pescheria in cui lavora col marito: l’ipotesi è di amnesia dissociativa.

“Ero sicura di aver lasciato Gaia felice all’asilo, di averla salutata come sempre con un bacio — racconta ancora sotto choc — e invece era sempre lì, nel seggiolino sul sedile posteriore, dormiva, sognava forse”. Solo dopo quattro ore, tornando alla macchina, si è accorta della piccola esanime. Gaia è stata trasportata all’ospedale di Cecina, poi con un elicottero all’ospedale pediatrico di Firenze dove è morta. “Aveva un battito cardiaco di 220 battiti al minuto e una temperatura di 42 gradi” hanno riferito i medici.

Ora la madre deve rispondere di omicidio colposo. “L’ho dimenticata, è colpa mia”, ripete davanti ai carabinieri. Le indagini del caso sono state condotte dal maggiore dei carabinieri Irene Micelotta e coordinate dal pubblico ministero Massimo Mannucci anche se la dinamica dei fatti sembra essere molto chiara. Devastato anche il marito, che non riesce a credere a ciò che è successo. Ma nel dramma, c’è anche una ‘bella’ notizia’:  i genitori hanno deciso di donare gli organi della bimba di 17 mesi.

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