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Morsa da un ragno velenoso mentre dorme: Claressa rischia la vita a 29 anni

Una donna americana di 29 anni ha rischiato di morire dopo essere stata punta dal cosiddetto ‘ragno eremita marrone’ mentre era nel suo letto accanto a suo marito. Per oltre un mese ha avuto disfunzioni renali e cardiache ed ora è ancora convalescente.
A cura di B. C.
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Ha combattuto tra la vita e la morte per circa un mese dopo che un ragno l’ha punta mentre dormiva. Ora Claressa Coleman, 29 enne americana, sta bene e ha deciso di raccontare la sua drammatica storia. Era il 26 giugno e lei era a letto accanto a suo marito, Allen, 33 anni, nella loro casa di Batesville, in Arkansas, quando ha sentito "un chiodo" perforale la spalla destra. Supponendo che fosse solo un pizzico di zanzara, si è subito riaddormentata. Anche la mattina successiva, quando ha notato un segno nero formarsi intorno al morso, la donna ha deciso di ignorarle ed è andata a lavora come ogni giorno. Ma una volta giunta in ufficio ha iniziato ad accusare forti dolori allo stomaco, nausea e vomito. Il capo le ha consigliato di tornare a casa, ma nel tragitto la situazione è peggiorata: Claressa non riusciva a smettere di vomitare e per questo si è recata in un pronto soccorso.

Gli esami a cui si è sottoposta al White Medical Center della cittadina americana hanno rivelato la paurosa verità: la donna era stata punta da un ragno eremita marrone, non ancora adulto, data la ridotta circonferenza della puntura. Tuttavia, Claressa ha scoperto di essere allergica al suo potente veleno. Inoltre, la puntura ha colpito la sua arteria, iniettando il veleno direttamente nel suo sangue. Tant’è che dopo qualche giorno, le sue condizioni sono diventate preoccupanti: il foro prodotto dalla puntura si allargava a dismisura e gli organi vitali hanno iniziato a funzionare non correttamente.

Claressa ha sofferto per giorni di disfunzioni renali e cardiache ed è stata ricoverata d'urgenza: grazie ad un potente ciclo di antibiotici, dopo qualche tempo l'infezione ha cominciato a regredire. Le è stato permesso di tornare a casa solo a metà luglio. Con lei la donna ha portato una nuova fobia dei ragni: “Prima non ero aracnofobica, ora ne ho il terrore”. Oggi è ancora convalescente e i reni potrebbero aver subìto danni permanenti, ma la 29enne sa di essere fortunata ad essere sopravvissuta.

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