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Morfina al neonato: l’infermiera si difende: “L’ho salvato”. I colleghi: “Ama i bambini”

Federica Vecchini, 43enne, madre di tre figli, è accusata di aver somministrato morfina a un neonato, definito “rognoso”, per ‘zittirlo’. Il piccolo è andato in arresto respiratorio. Ora in carcere, è descritta dai colleghi come “amante dei bambini”.
A cura di Biagio Chiariello
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Un neonato sano vittima di un arresto respiratorio. Gli sarebbe stata data volontariamente della morfina, pare per farlo “stare tranquillo”. Sotto accusa c’è Federica Vecchini, infermiera 43enne presso il reparto di pediatria neonatale del policlinico di Borgo Roma, a Verona. Ora si trova agli arresti nel carcere di Montorio. Deve rispondere delle pesanti accuse di lesioni aggravate e cessione di sostanza stupefacente, per aver provocato un’overdose di morfina a un bimbo di un mese di vita. In servizio all’Azienda ospedaliera locale da circa vent’anni, viene descritta dai colleghi come “brava, competente, e amante dei bambini”. “Era considerata una delle più brave”, conferma Paolo Biban, primario di pediatria a indirizzo critico e suo diretto responsabile.

Ora è in carcere

L’infermiera al momento nega tutto, ma oggi davanti al giudice per le indagini preliminari Livia Magri che la raggiungerà nel penitenziario per l’interrogatorio di garanzia dovrà comunque spiegare come è stato possibile che un piccolo, nato prematuro, ma in dimissione il giorno dopo, perché stava bene, abbia rischiato la vita. Sembra che non smettesse di piangere. Anzi, era “rognoso”, secondo quanto avrebbe detto quella notte la Vecchini. “Mi ha detto ‘è rognoso, così gli ho dato il ciuccio’”, ha riferito una collega.

L'infermiera si difende

Eppure, durante un colloquio con l’avvocato avrebbe detto: “Ho pensato a quel farmaco perché ho subito riconosciuto i sintomi. Faccio da vent’anni questo lavoro, ho una grande esperienza. E tutti i miei colleghi hanno rimarcato la mia affidabilità dal punto di vista professionale”, confermando dunque di aver suggerito la terapia d’emergenza. Mentre un’altra collega ha dichiarato che la Vecchini avrebbe detto di aver usato la morfina anche in passato: “Io a volte uso la morfina o la benzodiazepina, per farli stare tranquilli. Anche senza prescrizione”, avrebbe confessato la donna alla collega. Ora gli inquirenti stanno cercando di capire se ci siano stati dei precedenti.

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