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Monti alla Merkel: “Conciliare crescita e solidarietà”

Il Presidente del consiglio ha incontrato la cancelliera tedesca e chiesto maggiore equità. “Per l’Italia è essenziale che il prossimo bilancio europeo sia adeguato alle condizioni dell’Unione e promuova crescita e solidarietà”.
A cura di Davide Falcioni
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Ue: incontro Merkel-Monti a Berlino

Tra i candidati premier di questa campagna elettorale Mario Monti è sicuramente quello che sta spingendo di più sulla questione europea. Il presidente del consiglio, incontrando Angela Merkel, ha spiegato che "il sistema di bilancio comunitario della Ue deve diventare più trasparente ed equo e deve essere orientato a sostenere la crescita, l'occupazione e la coesione economica e sociale in Europa". La cancelliera tedesca si è detta fiduciosa riguardo la possibilità che Italia e Germania possano continuare a collaborare fruttuosamente anche in futuro.

Gli ha fatto eco Monti: "In vista delle riunioni del Consiglio europeo – ha sottolineato il premier italiano uscente – la consultazione tra Italia e Germania è stata intensa e al solito molto fruttuosa: confido che sarà così anche in vista del prossimo in programma giovedì e venerdì sul futuro quadro finanziario dell'Unione europea. Per l'Italia è essenziale che il prossimo bilancio europeo sia adeguato alle condizioni dell'Unione e promuova crescita e solidarietà. Per noi è importante che contributo italiano sia proporzionato ed equo rispetto a quello degli altri".

Poi il primo ministro ha spiegato: "Ieri e stamattina ho incontrato il presidente della Commissione e del Consiglio europei, Barroso e Van Rompuy che stanno elaborando una nuova proposta. Domenica incontrerò Hollande, l'Italia con Germania e Francia sono i primi contribuenti netti. È essenziale che le risorse siano adeguate alle ambizioni dell'Unione, e che si promuovano crescita e solidarietà. Negli ultimi dieci anni l'Italia è diventato un contribuente netto e ha pagato via via più di quanto fosse giustificato dal suo livello di prosperità relativa, al punto di essere nel 2011 il primo contribuente netto al bilancio dell'Unione. Questo non è giustificato. Occorre in particolare una riforma del sistema di rimborsi e sconti che attualmente beneficia alcuni Paese ed è finanziato da altri. Il sistema deve diventare più trasparente ed equo. Sono problemi complessi che coinvolgono importanti interessi sia dell'Unione europea sia nazionali. Sono fiducioso -ha concluso – che ancora una volta sia possibile in una franca discussione nel Consiglio per trovare punti di equilibrio che consentano alla costruzione europea di continuare ad affermarsi e alle diverse posizioni nazionali di trovare un giusto riconoscimento".

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