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Monaco, media: “Killer era razzista e di destra, ammirava Hitler”

Secondo la Faz Ali David Sonboly si vantava di essere nato lo stesso giorno del Führer, e odiava gli immigrati, verso cui si sentiva superiore. Al vaglio l’ipotesi che possa aver scelto le vittime.
A cura di C. T.
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Ali David Sonboly, il diciottenne tedesco di origini iraniane che lo scorso ventidue luglio ha aperto il fuoco nei pressi del centro commerciale Olympia (Oez, Olympia Einkaufszentrum) di Monaco uccidendo nove persone, era decisamente orientato verso l'estrema destra. Lo riporta la Frankfurter Allgemeine Zeitung (FaZ) citando fonti dei servizi di sicurezza, secondo cui il giovane era razzista e odiava i turchi e gli arabi, rispetto ai quali si sentiva "superiore".

Sonboly era nato il 20 aprile, lo stesso giorno di Adolf Hilter, e si vantava di questo fatto come un onore. Motivo d'orgoglio era anche l'appartenenza alla razza "ariana", in quanto di origine iraniana. A questo si aggiunge il fatto che la strage sia stata compiuta nel quinto anniversario di quella di Utoya, ad opera del estremista di destra Breivik.

Per questo motivo, a dispetto di quanto inizialmente dichiarato sull'assenza di motivazione politica e sulla casualità delle vittime – gli inquirenti stanno valutando la possibilità che il diciottenne abbia in realtà colpito tipologie di persone selezionate. I ragazzi morti nell'attacco di venerdì scorso, infatti, erano tutti di origini straniere, tra Turchia e Kosovo. Un'ipotesi preoccupante, che farebbe cadere quella che voleva che Sonboly avesse agito per reazione al bullismo subito negli anni dai coetanei. Gli inquirenti, però, fanno sapere che il diciottenne tedesco-iraniano non aveva legami con gli ambienti dell’estrema destra a Monaco.

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