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Monaco, il killer “era stato vittima di bullismo” e “preparava attentato da anni”

Ali Somboly, il 18enne tedesco di origini iraniane che venerdì ha ucciso nove persone in Germania “si sarebbe ispirato a Andres Breivik”, il terrorista norvegese, artefice della strage di Utoya. Lo rende noto la polizia bavarese che aggiunge: “L’attentatore non ha scelto specificamente le sue vittime”.
A cura di Biagio Chiariello
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"Dietro la strage di Monaco di Baviera non c'è alcuna motivazione politica né spinte dall'estero. L'attentatore non ha neppure scelto specificamente le sue vittime". L’ha spiegato il procuratore Thomas Steinkrausin una conferenza stampa della Polizia criminale di Monaco, nella quale ha invece confermato che nel pc di Ali Somboly è stato trovata una copia del manifesto di Anders Breivik, l'assassino di Utoya. Il 18enne tedesco di origini iraniane che venerdì ha ucciso nove persone nei pressi del centro commerciale Olympia (Oez, Olympia Einkaufszentrum) era decisamente ispirato, se non ossessionato, nella sua azione dal terrorista norvegese mente e braccio degli attentati del 22 luglio 2011. Esattamente cinque anni dopo Somboly ha fatto una strage a Monaco di Baviera. A corroborare questa tesi anche il fatto che il killer ha usato a Monaco la stessa pistola utilizzata a Utoya da Breivik, una Glock 17 calibro 9, acquistata sul deep-web, la frontiere di Internet che rende semplice anche l’acquisto di armi. La pistola, hanno spiegato investigatori al quotidiano bavarese, era un'arma "ricondizionata" nel 2014 ed arrivava dalla Slovacchia. Sulla scena del crimine sono stati rinvenuti 58 bossoli esplosi: tutti tranne uno sono stati esplosi dall'arma del 18enne.

Ali Sonboly era stato vittima di bullismo da parte dei suoi compagni di classe nel 2012, quando quindi aveva 14 anni: lo ha specificato il procuratore Steinkraus-Koch, aggiungendo che l’adolescente un anno fa era stato ricoverato per due mesi in una struttura sanitaria per problemi di sociopatia e difficoltà relazionali.

Nessuna delle vittime del killer era comunque nella sua stessa classe, un liceo tecnico, ha aggiunto il procuratore capo di Monaco. E ancora, secondo gli inquirenti è "solo un caso" il fatto che diverse persone con background da immigrati siano tra le vittime. Semplicemente il McDonald's dove è iniziata la strage è frequentato da ragazzi immigrati. Solo due delle nove vittime di Aly erano tedesche, la maggior era di origine straniera e. Due altre erano turchi con passaporto tedesco, un ungherese, un turco, un greco, un kosovaro ed uno era un apolide. Lo rivela la polizia criminale della Baviera. Trentacinque sono i feriti della strage di Monaco.

Ali non avrebbe hackerato un account di Facebook di un'altra persona: il giovane ha semplicemente usato un falso account, con tanto di foto e dati di altri profili. Lo ha detto la Polizia criminale di Monaco aggiungendo che Ali era "un provetto giocatore di giochi di sparatorie online", e che esiste una chat che "prova l'acquisto della pistola su darknet"

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