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Mohammed, il “lupo adolescente di Wall Street”: 72 milioni di dollari a 17 anni

Mohammed Islam, è un vero e proprio genio dei mercati azionari. Non ancora maggiorenne ha già comprato una BMW (che non può guidare) ed un appartamento nel cuore di New York City. Il suo obiettivo “Raggiungere un miliardo di dollari in un anno”, racconta al NYP.
A cura di Biagio Chiariello
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72 milioni di dollari a 17 anni. Lui però non è una popstar o un talento dello sport. Certo, però, che una abilità ce l’ha davvero: giocare in borsa. Mohammed Islam, studia alla Stuyvesant High School di Manhattan (NYC) ed un vero e proprio genio della finanza. Soprannominato Mo' dagli amici, figlio di immigrati bengalesi nel Queens, ha iniziato ad investire da bambino nei titoli spazzatura, finendo per perdere il gruzzoletto di soldi guadagnati dando ripetizioni ai compagni di scuola. “Ero rimasto paralizzato da quella esperienza”, ha raccontato al New York Post in un articolo che racconta la storia del Lupo Adolescente di Wall Street. Le cose però cambiano quando Mo' apprende della storia di Paul Tudor Jones, un miliardario che oggi sta al posto numero 108 nella graduatoria di Forbes degli americani più ricchi, ma in passato aveva perso somme enormi. “Paul Tudor Jones dice che si impara più dalle perdite che dai guadagni”.

Così ha ricominciato a giocare, tra una pausa di studio e l’altra al liceo, e stavolta le cose sono andate meglio. Ora assicura di aver un patrimonio “nella fascia alta delle otto cifre”, ma gli analisti del settore sono più precisi e sostengono che in cassaforte ha 72 milioni di dollari. Una somma sufficiente a comprare un appartamento a Manhattan ambita e una BMW, che ovviamente non potrà guidare fino a quando non avrà raggiunto la maggiore età e ottenuto una patente di guida. Ma ritirarsi dal mondo della finanza del Big Board? No, il Giovane Lupo non ci pensa proprio. Anzi, a giugno, quando compirà 18 anni, vuole fondare un hedge fund con i suoi amici: “Il nostro scopo è creare una specie di fratellanza, di persone connesse e influenti. Come i fratelli Koch”, ossia i petrolieri Charles e David che valgono 40 miliardi a testa.  Ora punta ad ottenere il primo miliardo entro un anno. “Cosa muove il mondo? I soldi – dice Mo al New York Post – . Se i soldi non scorrono il business non va, l’innovazione non avviene, e quindi non ci sono prodotti, investimenti, crescita e lavoro”.

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