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Ministro tedesco: “La Germania non può più accogliere immigrati”

Il ministro degli interni tedesco Thomas De Maizière ha dichiarato: “Non possiamo risolvere, nel nostro Paese, i problemi della povertà nel mondo, meglio contribuire a migliorare le condizioni nei loro”.
A cura di Davide Falcioni
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Thomas De Maizière, ministro degli interni tedesco, ha lanciato un appello all'Unione Europea affinché si riesca a organizzare una più "equa" ripartizione degli immigrati che dia sollievo ai "quattro, cinque Paesi che ne accolgono il maggior numero”. Secondo il membro del governo Merkel, infatti, le istituzioni continentali sono tenute a dimostrare la loro solidarietà nei confronti di un paese come la Germania che "non può continuare ad accogliere profughi". De Maizière ha detto: "Non possiamo risolvere, nel nostro Paese, i problemi della povertà nel mondo, meglio contribuire a migliorare le condizioni nei loro”. Intervistato dallo Spiegel il ministro ha dichiarato che "se tutti si attenessero alle regole, Paesi come l’Italia, dove arrivano in proporzione molti più immigrati", ne potrebbero venire in parte “sgravati”.

Le affermazioni del ministro degli interni tedesco – che ha riconosciuto lo sforzo dell'Italia – seguono in realtà quelle che il mese scorso fece il ministro degli interni bavarese Joachim Herrmann, che nei confronti del nostro paese aveva in realtà utilizzato toni ben più duri. L'accusa, infatti, era che l’Italia in molti casi intenzionalmente non prende dati personali e impronte digitali dei rifugiati per permettere loro di chiedere asilo in un altro Paese”. Poi aveva proseguito: “E’ piuttosto sfacciato che il ministro dell’Interno Angelino Alfano da una parte lamenti l’alto peso derivante dall’arrivo dei rifugiati attraverso il Mediterraneo, mentre dall’altra non si curi di rispettare le disposizioni europee in materia d’asilo”. Il boom di migranti in Germania sarebbe stato dunque facilitato anche dal comportamento delle autorità italiane: la norma europea, infatti, stabilisce che il Paese di primo ingresso è responsabile per l’attuazione delle procedure per l’asilo. saltando l'identificazione, quindi, migliaia di migranti avrebbero avuto gioco facile a superare le frontiere nazionali ed arrivare in Germania.

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