Mini-Imu, il 24 gennaio pagano 12,6 mln di italiani: ecco come si calcola

La mini-Imu per il 2013 si pagherà perché “è impossibile rivedere l’Imu in scadenza il 24 gennaio”, come ha dichiarato il ministro per gli Affari regionali Graziano Delrio. Vano anche l'ultimo tentativo di compensare la abolizione della imposta sugli immobili con una tassa contro il gioco d'azzardo. Ecco fatto, dunque. Lo Stato, che si era impegnato a coprire il 60% del mancato gettito dell'Imu sulla prima casa del 2013, ora incasserà il restante 40% – circa 440 milioni di euro – dai contribuenti. In tutto, si parla di una cifra intorno agli 1,1 miliardi. C'è da precisare che lo Stato ha concorso al pagamento fino all'aliquota base del 4 per mille. Ci sono, quindi, 2.398 i Comuni italiani che hanno dovuto aumentare l'aliquota al 5 o al tetto massimo del 6 per mille. Chi abita in questi comuni dovrà pagare. Tra questi Milano, dove per un appartamento di circa 120 metri quadrati una famiglia con due figli può arrivare a pagare 163 euro di mini Imu, Torino (152 euro) e Roma (79 euro). Repubblica spiega:

Se si vanno a guardare le situazioni particolari di alcune città, si vede che in alcuni centri – dove l'aliquota è stata portata intorno al 5-6 per cento – la mini-stangata può diventare non tanto "mini". A Milano, come calcola tempestivamente la Uil Servizio politiche territoriali, in un appartamento di circa 120 metri quadrati, una famiglia con due figli può arrivare a pagare 163 euro di mini-Imu; a Torino, nella stessa condizione, 152 euro; a Roma 79. Situazioni meno pesanti, naturalmente, per case più piccole e di minor pregio: con un appartamento di 100 metri quadrati e un figlio sul quale caricare le detrazioni si pagano 98 euro a Torino, 60 a Roma. Ma a Palermo dove l'aliquota è al 4,80 si scende a zero. E si tira un sospiro di sollievo.

A questo punto bisogna capire quanto e come si paga e quindi come si calcola la mini-Imu del 24 gennaio. A tal proposito, è il Corriere della Sera a dare una delucidazione:

Per calcolare il conguaglio Imu bisogna partire dall’imponibile rivalutando la rendita catastale del 5%
e moltiplicando il risultato per 160; sulla cifra si applica l’aliquota municipale e si sottraggono 200 euro per immobile ulteriori 50 euro per ogni figlio convivente di età inferiore a 26 anni. Si effettua poi lo stesso calcolo utilizzando l’aliquota dello 0,4% e infine si sottrae il risultato ottenuto da quello del computo precedente e si calcola il 40%“.

Riepilogando:

1. Rivalutare del 5%
2. Moltiplicare per 160
3. Applicare al risultato l’aliquota municipale
4. Sottrarre 200 euro
5. Sottrarre altri 50 euro per ogni figlio di meno di 26 anni convivente
6. Effettuare la stessa operazione applicando l’aliquota dello 0,4%
7. Sottrarre il risultato della seconda operazione dal risultato della prima operazione
8. Su quello che rimane calcolare il 40%: è la mini-Imu che dovrete pagare