Minacciata con un coltello il giorno del compleanno, chiama il 113: “Venite o mi uccide”

Prima si è ubriacato, poi ha cercato di uccidere la compagna con un coltello a serramanico nel giorno del suo cinquantesimo compleanno. Gli agenti di polizia della Questura di Nuoro, avvertiti da una donna in lacrime che è riuscita a nascondersi in bagno e a contattare il 113 con il suo cellulare, hanno tratto in arresto un noto pregiudicato nuorese per maltrattamenti in famiglia. I poliziotti hanno fatto irruzione nella casa della coppia e trovato l’uomo in evidente stato di ubriachezza che continuava ad inveirle contro e lei in lacrime, con i segni evidenti dell’aggressione per la quale era stata costretta a chiudersi nel bagno, riuscendo prima a prendere il cellulare.

Una volta liberata, la donna si è letteralmente gettata tra le braccia dei poliziotti,  che nel frattempo avevano ammanettato l’uomo il quale, ancora fuori di sé, continuava a minacciarla di morte. La donna ha raccontato che il compagno, come faceva spesso, l’aveva insultata ed aggredita per l’ennesima volta, causandole lesioni con una stampella con la quale la picchiava ripetutamente sul corpo e sul capo e che poco prima era fuggita a un tentativo di ferirla con un coltello a serramanico.

Nel corso di una veloce indagine i poliziotti sono riusciti a risalire ad almeno altri due casi in cui la donna è stata violentemente picchiata dal convivente, uno della  settimana scorsa e l’altro di alcuni mesi fa. In quest’ultimo caso dopo alcuni giorni dall’aggressione, si era recata al pronto soccorso in condizioni preoccupanti, dichiarando di essere caduta in casa, venendole diagnosticato un trauma cranico con frattura della mandibola con prognosi di 30 giorni. La donna non aveva mai sporto denuncia per le violenze subite in anni di dura convivenza col compagno violento, sino a ieri, quando per un soffio non ha rischiato di essere uccisa.