Milano, per decenni ha abusato di tutte le bimbe della sua famiglia: arrestato

Per anni ha compiuto degli abusi su quasi tutte le bambine della sua famiglia, dalla figlia alle nipotine. Di questo è accusato un uomo di 69 anni, un ex imprenditore in pensione, che questa mattina è stato arrestato dai carabinieri di Milano per violenza sessuale. Le indagini sono partite nell’agosto dello scorso anno dopo che una delle nipotine dell’uomo ha trascorso un periodo di vacanza insieme ai nonni materni. La piccola, che ha 12 anni, al ritorno ha manifestato alla mamma il disagio vissuto. Alla donna, figlia dell’imprenditore di Opera arrestato oggi, avrebbe in particolare detto che il nonno le aveva dato dell’antipatica. È stato quell’aggettivo a far scattare nella madre della bimba dei ricordi che col tempo aveva rimosso. La donna ha ricordato di essere stata apostrofata, molti anni prima, nello stesso modo da suo padre perché rifiutava le sue attenzioni morbose. Il ricordo l'ha spinta a fare ulteriori domande a sua figlia (il nonno l’avrebbe fatta sedere sulle sue ginocchia mentre guardava porno baciandola e accarezzandola nelle parti intime) e anche agli altri membri della sua famiglia, dal fratello alle cugine.

L’uomo è agli arresti domiciliari – Dalla riunione di famiglia sono emersi altri episodi simili a quelli raccontati dalla bambina e avvenuti in passato. Le cugine della donna avrebbero detto di non frequentare le casa dell’uomo, da piccole, proprio per paura del 69enne mentre il fratello, figlio dell’uomo, ha ricordato di aver notato atteggiamenti sessuali espliciti da parte di una delle due figlie ma di aver pensato si trattasse di un episodio isolato. Messo alle strette l’uomo avrebbe negato le accuse parlando di “fantasie” delle bambine ma a quel punto è scattata la denuncia ai carabinieri che, dopo aver ricostruito i fatti, hanno arrestato l’uomo che ora si trova ai domiciliari. Le accuse parlano di anni di molestie con baci, carezze, palpeggiamenti, immagini porno sul pc e altro, che però si interrompevano quando le bambine si ritraevano o capivano che quell'affetto era morboso e violento.