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A Milano i funerali di Lea Garofalo, uccisa nel 2009 dalla ‘ndrangheta

Lea Garofalo era una testimone di giustizia e fu uccisa per il suo coraggio, tra gli altri, dall’ex compagno Carlo Cosco. I funerali, voluti fortemente dalla figlia Denise, si terranno in piazza Beccaria la mattina di sabato 19 ottobre.
A cura di Susanna Picone
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La pentita di ‘ndrangheta fu uccisa nel novembre del 2009, un delitto per il quale sei persone sono state condannate all’ergastolo. Si riteneva che la donna fosse stata sciolta nell’acido, a quanto pare invece il corpo potrebbe essere stato bruciato.

Lea Garofalo, testimone di giustizia calabrese, fu uccisa a Milano quattro anni fa dalla sua stessa famiglia. Fu uccisa, tra gli altri, da Carlo Cosco, il suo ex compagno e padre di sua figlia Denise, per la scelta di testimoniare sulle faide interne a due famiglie della ‘ndrangheta calabrese. Fu uccisa nel 2009 ma solo pochi mesi fa è stato ritrovato il suo cadavere grazie alle indicazioni di un collaboratore di giustizia. E ora, dopo quattro anni, Milano si prepara a celebrare i funerali della testimone di giustizia. La cerimonia funebre si terrà la mattina di sabato 19 ottobre in piazza Beccaria a Milano. A volere i funerali a Milano è stata la figlia di Lea Garofalo, Denise. La stessa ragazza che ha trovato il coraggio di denunciare suo padre.  Don Luigi Ciotti, che ha parlato dei funerali di Lea Garofalo insieme al sindaco di Milano Giuliano Pisapia, ha detto che Denise sarà presente solo in forma indiretta o comunque molto discreta perché sottoposta a protezione. “È lei – ha spiegato il presidente dell’associazione antimafia Libera – che ci invita ad accompagnare la sua mamma e che ha voluto per tutti i presenti un piccolo dono”.

Il segnalibro preparato dalla figlia di Lea Garofalo – Denise Cosco ha fatto preparare un segnalibro sul quale saranno scritte queste parole: “In ricordo di Lea, la mia giovane mamma uccisa per il suo coraggio”. Durante i funerali saranno letti alcuni passaggi del diario di Lea Garofalo ed è prevista anche l’inaugurazione di una targa in suo onore e la dedica dei giardinetti di fronte all’abitazione che per molti anni è stata un fortino della ‘ndrangheta a Milano. Pisapia, nel parlare dei funerali della testimone di giustizia, ha ricordato che la sua amministrazione è impegnata per la lotta alla criminalità organizzata: “Milano si è finalmente ribellata, purtroppo dopo un periodo di silenzi, ma oggi si sono creati forti anticorpi”. Pisapia ha anche ricordato che Lea non era nata a Milano ma in questa città era arrivata piena di speranze e a Milano ha avuto il coraggio di ribellarsi alla ‘ndrangheta. Un coraggio che ha pagato con la vita. Per l’omicidio di Lea Garofalo la Corte d’assise d’appello di Milano ha confermato, nel maggio scorso, quattro ergastoli tra cui quello nei confronti di Cosco, ex compagno della donna.

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