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Milano, da 10 giorni folle minaccia persone con una spranga. La polizia: “Non possiamo fare nulla”

L’uomo, un 43enne, verrà sottoposto a un semplicissimo obbligo di firma due volte alla settimana. Negli ultimi dieci giorni è stato ripetutamente fermato e rilasciato dalle forze dell’ordine mentre minacciava i passanti o lanciava sassi alle auto.
A cura di D. F.
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Ha lanciato pietre contro le automobili, brandito per due volte una spranga di ferro davanti a dei poliziotti, collezionato una manciata di denuncie per porto di arma impropria e altre due per minacce e resistenza a pubblico ufficiale. Tutto questo l'ha fatto in dieci giorni, eppure nei suoi confronti l'unico provvedimento restrittivo adottato è stato l'obbligo di firma due volte a settimana. A denunciare il caso è Daniele Vincini, segretario milanese del Sulpm che ha raccontato le avventure di un 43enne di nazionalità senegalese che da tempo circola per la città armato di una spranga di ferro. Ogni volta che è stato fermato e gli è stata sequestrata nel giro di poche ore se ne era procurata un'altra. "La tengo per difesa personale", ha sempre raccontato agli agenti ogni volta che è stato intercettato.

Fortunatamente l'uomo è ora sotto osservazione nel reparto psichiatrico dell'ospedale Niguarda in regime di TSO. "Fra una settimana il tso sarà finito — dice il sindacalista — e sarà libero di girare, con l’unico obbligo della firma. Sul caso ci stiamo consultando con le altre forze dell’ordine e con il personale medico. Purtroppo di casi simili, magari non altrettanto eclatanti, ce ne sono tanti". Il 43enne è stato fermato per la prima volta il 18 agosto. A segnalarne la presenza un automobilista minacciato con una spranga. Intervengono i vigili, che a loro volta vengono minacciati ma comunque riescono a fermarlo e identificarlo. Il senegalese subisce un processo per direttissima che si conclude "con una richiesta di perizia sulle sue condizioni psichiche e in attesa del referto gli viene dato l’obbligo di firma".

Ma non è tutto. Lunedì i vigili lo fermano nuovamente in via Montebello, dove il 43enne circola ancora con un bastone e lancia pietre verso le auto. Viene condotto in commissariato, gli viene sequestrata la spranga, ma "con grande sorpresa dei colleghi – racconta Vicini – in centrale scopriamo che l’uomo aveva con sé altri due verbali di sequestro per la spranga, uno fatto dai carabinieri e uno dalla polizia, che evidentemente hanno incontrato le nostre stesse difficoltà nella gestione del fermo e delle denunce di rito, tenuto conto che personale medico richiesto sul posto non aveva convalidato il tso da effettuare in regime di stato di necessità e i due episodi si riferivano ai pochi giorni intercorsi fra il primo e il secondo fermo fatto dalla polizia locale".

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