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Migranti, Salvini: “Preferisco respingerli che accoglierli a tempo indefinito”

Il leader della Lega Nord attacca il Governo Renzi: “Gli altri paesi europei stanno aumentando difese e controlli, gli unici che non stanno facendo un accidente siamo noi”.
A cura di Redazione
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Torna a parlare della questione immigrazione il leader della Lega Nord Matteo Salvini, con una lunga intervista rilasciata alla versione online del FattoQuotidiano. E ancora una volta punta il dito contro quelli che ritiene essere i veri responsabili dell’emergenza, le istituzioni europee ed il Governo Renzi. Nella lettura del leader leghista, il problema “è che gli altri paesi europei stanno aumentando difese e controlli, gli unici che non stanno facendo un accidente siamo noi”, dal momento che ancora “non abbiamo visto un respingimento, un’espulsione, i tempi di identificazione non si sono accorciati”.

Se per il momento “ci sono solo prefetti che smistano come sul Risiko gli emigrati in mezza Italia”, la soluzione resta quella di “allestire centri di identificazione, soccorso e smistamenti in nord Africa, quanto meno nei paesi stabili; quindi, se non in Libia, nei paesi vicini. Affondando i barconi e arrestando gli scafisti. E costringendo l’Europa a fare l’Europa, visto che è da un anno che se ne frega”.

C’è poi spazio per una considerazione destinata a far molto discutere, sulla possibilità di effettuare respingimenti. Per Salvini, i soldi spesi per eventuali respingimenti “sarebbero comunque soldi meglio spesi, preferisco respingere che accogliere a tempo indefinito”. Il punto è che le morti dei migranti “si dovrebbero evitare, e pesano sulle coscienze di questi che non stanno muovendo un dito contro questo esodo”.

Poi, Salvini ribadisce di voler andare avanti con il procedimento giudiziario nei confronti di Piero Pelù: “Mi ha dato del ‘neonazista’ e le parole hanno un peso. Va bene tutto, uno può insultarmi e non essere d’accordo con me, ma il nazismo è una cosa perversa e negativa, e di questa affermazione ne risponderà in tribunale”. Infine un passaggio sulla questione, ormai "secondaria" anche per la Lega Nord, della secessione: "Io sono ancora convinto che i popoli debbano poter scegliere da chi farsi governare, come, quante tasse raccogliere, dove mandarle. L’indipendenza non nasce con Salvini o con la Lega, nasce con l’uomo. In questo momento però o l’Italia riparte o affonda tutta assieme".

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