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Migranti, prosegue l’esodo verso l’Europa: salvati oltre 5000 migranti nel Mediterraneo

L’esodo dei migranti verso L’Europa prosegue senza sosta: nella giornata di lunedì 26 giugno sono state salvato al largo della Libia oltre 5000 persone, mentre al momento risultano essere stati tratti in salvo, nei giorni scorsi, altri 8.500 migranti, al momento in rotta verso le coste italiane.
A cura di Charlotte Matteini
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Dalla Libia prosegue l'esodo dei migranti che attraversano in Mar Mediterraneo nel tentativo di approdare in Europa. Nella solo giornata di ieri, lunedì 26 giugno, sono stati salvati oltre 5.000 migranti al largo delle coste libiche, mentre al momento altre 8.500 persone risultano trovarsi a bordo delle navi dei soccorritori in rotta verso l'Italia. Domenica 25 giugno, invece, un altro gruppo di migranti, 70 persone in tutto, è stato abbandonato dai trafficanti in mezzo al deserto, al Nord del Niger. I soccorsi sono riusciti a trarne in salvo solo 24: sono infatti stati scoperti 52 corpi senza vita nella zona desertica a nord del fiume Niger, al confine con la Libia. I superstiti hanno raccontato di provenire dall'Africa Occidentale, come confermato dal prefetto della regione settentrionale di Bilma, Fatoumi Boudou, che ha inoltre spiegato che il gruppo, composto da 70 persone, era "partito a bordo di tre veicoli da Agadez per la Libia, abbandonato in pieno deserto senza acqua e senza cibo dai trafficanti". Agadez si trova a circa 750 chilometri dal confine della Libia e il viaggio in media dura circa 2 o 3 giorni. Da quel punto, i migranti puntano dunque ad arrivare nella zona costiera per poi imbarcarsi verso l'Europa.

È dunque inarrestabile l'esodo dei migranti verso l'Europa, salvati grazie alle operazioni di soccorso delle organizzazioni non governative e della Guardia Costiera. Il 26 giugno i 5000 migranti tratti in salvo al largo della Libia sono stati soccorsi mentre navigavano a bordo di 5 barche e 18 gommoni, mentre le restanti 8.500 persone soccorse nel corso degli ultimi giorni al momento si trovano a bordo di 14 navi: sei di queste hanno già fatto ingresso o stanno per entrare in vari porti dislocati in Sicilia e Calabria, mentre le altre otto navi risultano ancora in navigazione a largo delle coste italiane.

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