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Migranti, nuovo dietrofront dell’Austria. Kern: “Dobbiamo essere solidali con l’Italia”

Il cancelliere austriaco Christian Kern sostiene non esista alcuna emergenza al Brennero: “Serve più sensibilità nei confronti dell’Italia. Al Brennero viene messa in scena un’emergenza che non esiste. Ancora oggi dai Balcani arrivano più richiedenti asilo che dal Brennero. Una chiusura del Brennero colpirebbe soprattutto l’Alto Adige”.
A cura di Charlotte Matteini
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Brennero, confine tra Italia e Austria (@LaPresse).
Brennero, confine tra Italia e Austria (@LaPresse).

Nuovo dietrofront dell'Austria, che nel corso delle ultime settimane ha minacciato più volte la chiusura delle frontiere con l'Italia per impedire ai profughi di varcare il confine e per ben due volte ha smentito le iniziali posizioni. Questa volta nel dibattito è intervenuto direttamente il cancelliere Christian Kern, che al quotidiano viennese Presse am Sonntag ha dichiarato: "Serve più sensibilità nei confronti dell'Italia. Al Brennero viene messa in scena un'emergenza che non esiste. Ancora oggi dai Balcani arrivano più richiedenti asilo che dal Brennero. Una chiusura del Brennero colpirebbe soprattutto l'Alto Adige", ha spiegato Kern. Secondo Kern, inoltre, Vienna "deve stare attenta a non legarsi con Viktor Orban e la Lega Nord. Chi è contro tutti, resta solo. La reputazione dell'Austria non va messa a rischio per una campagna elettorale", ha ammonito il cancelliere, lasciando intendere che le posizioni espresse nel corso delle ultime settimane siano solo frutto di cosiddette "sparate elettorali" in vista delle elezioni austriache che si svolgeranno il prossimo 15 ottobre.

"Il tema migranti va tenuto fuori dal dibattito pubblico e dalla campagna elettorale austriaca. La politica estera e la diplomazia vanno fatte a porte chiuse", ha aggiunto il cancelliere Kern, che ha però anche criticato le parole che il sindaco di Lampedusa ha rivolto al ministro degli Esteri Sebastian Kurz (Kurz ha proposto all'Italia di confinare tutti i migranti a Lampedusa e isole limitrofe,chiedendo di fermare i traghettamenti dei richiedenti asilo verso la "terraferma"): "Inaccettabile definire ‘un naziskin' il nostro ministro degli Esteri". Stando ad alcune indiscrezioni, a provocare la reazione di Kern sarebbe stata una chiamata effettuata dal presidente del Consiglio Gentiloni, il quale avrebbe telefonato subito al cancelliere austriaco, non appena si sono diffuse le dichiarazioni del ministro Kurz.

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