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Migranti, nasce la Guardia costiera e di frontiera Ue: sarà la nuova Frontex

Secondo le stime della Commissione Ue, la Guardia costiera e di frontiera europea, disporrà di almeno 1.500 collaboratori fissi e di uno staff di dipendenti sostanzialmente raddoppiato rispetto ai 300 che lavorano per Frontex. Per il commissario Dimitri Avramopoulos è “un giorno storico nella gestione delle frontiere”.
A cura di C. T.
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Dalla giornata di oggi sarà operativa la Guardia costiera e di frontiera europea, un'agenzia dell'Ue che, sostanzialmente, dovrà assumere i compiti di Frontex nella sorveglianza dei confini, ma avrà mano più libera e maggiori risorse. Il via libera dal Consiglio Ue era arrivato a metà settembre. "Il modo in cui gestiamo le nostre frontiere esterne interessa direttamente l’intera area Schengen, compresi i suoi confini interni. La Guardia di frontiera e costiera europea ci aiuterà ad affrontare meglio e insieme le sfide di oggi", aveva commentato Robert Kaliňák, ministro dell’interno della Slovacchia, che riveste la presidenza di turno del Consiglio. Per Kaliňák "solo con una gestione efficace delle nostre frontiere esterne siamo in grado di tornare alla normalità dentro Schengen. Non c’è altro modo".

Secondo le stime della Commissione Ue, la Guardia costiera e di frontiera europea, disporrà di almeno 1.500 collaboratori fissi e di uno staff di dipendenti sostanzialmente raddoppiato rispetto ai 300 che lavorano per Frontex. Inoltre, acquisterà il suo equipaggiamento autonomamente, senza ricorrere a prestiti dei singoli Stati.

La nuova Agenzia farà sì che le norme dell’Unione in materia di gestione delle frontiere siano applicate a tutte le frontiere esterne. Le frontiere esterne verranno stabilmente monitorate tramite analisi periodiche dei rischi e valutazioni obbligatorie della vulnerabilitàvolte ad individuare e ad affrontare i punti deboli. Funzi-onari di collegamento verranno distaccati negli Stati membri con frontiere a rischio: avranno pieno accesso ai sistemi di informazione nazionali e saranno quindi in grado di ritrasmettere le informazioni all’Agenzia.

Nel documento della Commissione europea, viene spiegato anche che "qualora vengano individuate delle carenze, l’Agenzia avrà il potere di imporre agli Stati membri che intervengano tempestivamente con un’azione correttiva. In situazioni urgenti che mettano a rischio il funzionamento dello spazio Schengen e laddove le carenze non siano risolte, l’Agenzia avrà facoltà di intervenire per assicurare che vengano avviate azioni sul terreno, anche in mancanza di una richiesta di assistenza da parte dello Stato membro interessato o se tale Stato membro ritiene che non siano necessari interventi supplementari".

La nuova Guardia costiera e di frontiera Ue avrà un ruolo anche per quanto riguarda i rimpatri. Un ufficio dedicato nell'ambito dell'Agenzia "permetterà di dispiegare Squadre europee di intervento per il rimpatrio composte da personale di scorta e di sorveglianza nonché da specialisti in materia di rimpatrio, che lavoreranno per attuare efficacemente il rimpatrio di cittadini di paesi terzi il cui soggiorno è irregolare. Un documento di viaggio europeo uniforme per il rimpatrio garantirà una più ampia accettazione da parte dei paesi terzi". L’Agenzia "terrà conto anche della criminalità transfrontaliera e del terrorismo nel quadro dell’analisi dei rischi, tratterà i dati personali delle persone sospettate di essere coinvolte in atti di terrorismo e collaborerà con altre agenzie dell’Unione e organizzazioni interna-zionali in materia di prevenzione del terrorismo".

Nonostante l'inaugurazione della Guardia costiera e di frontiera europea sia stata oggi, la sua piena entrata in funzione è prevista solo nei prossimi mesi. Secondo la roadmap entro il 6 dicembre, infatti, saranno resi ufficialmente operativi i reparti disponibili per le emergenze, e per la fine del mese ci saranno 50 nuove assunzioni presso l’Agenzia; il 6 gennaio 2017 diventerà operativa la riserva di esperti in materia di rimpatrio; tra gennaio e marzo 2017 ci saranno le prime valutazioni delle vulnerabilità.

Cattura

Per il commissario Dimitri Avramopoulos è "un giorno storico nella gestione delle frontiere. Da ora in poi la frontiera esterna di un Paese membro è la frontiera di tutti, legalmente e operativamente: abbiamo trasformato in realtà il principio della responsabilità e solidarietà condivisa". La nuova agenzia ha mantenuto lo stesso direttore di Frontex, Fabrice Leggeri, che ha parlato anche lui di "momento storico": "Sono fiero di vedere Frontex diventare l'Agenzia europea per la guardia costiera e di frontiera", un'agenzia "più forte e meglio equipaggiata" con un "mandato più ampio e nuovi poteri".

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