Migranti, maxi sbarco a Palermo: soccorse oltre 1000 persone, fermato presunto scafista

Ieri mattina a Palermo è sbarcata la nave Siem Pilot con a bordo 1040 migranti. Tra questi 789 sono uomini, cinquanta le donne – di cui dodici incinte – e 201 i minori di diciotto anni. Sono originari del Bangladesh, Costa d'Avorio, Gambia, Senegal, Guinea, Mali e Somalia. Si tratta di persone che sono state soccorse negli ultimi giorni nel Mediterraneo. "Mentre enormi spazi del patrimonio immobiliare dell’esercito e delle Opere Pie restano vuoti ed inutilizzati, il sovraffollamento delle strutture disponibili mortifica tanto chi ospita quanto chi è ospitato ed in più apre le porte a fenomeni speculativi e di emarginazione sociale", ha commentato il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, denunciando "la fragilità di un sistema che continua a basarsi sulla buona volontà dei Comuni e delle Prefetture, sul sostegno del privato sociale e sul lavoro di singoli volontari ed organizzazioni di volontariato".

Orlando ha chiesto al "governo nazionale di attivarsi immediatamente per una equilibrata presa in carico dei minori da parte di tutte le regioni" attraverso la realizzazione di un piano nazionale. "Il Comune di Palermo fa uno sforzo enorme sui bambini non accompagnati che arrivato ad ogni sbarco. Ma l'ufficio e il personale è sotto dimensionato e non ha le risorse per fare fronte agli arrivi, questo sistema va ripensato. Non può essere tutto in mano lasciato all'amministrazione comunale. Il sistema di creare grandi strutture di accoglienza è fallimentare", ha spiegato Adam Darawsha, presidente della Consulta delle culture.

Tra gli sbarcati, la polizia e la Guardia di finanza di Palermo hanno fermato un ventiduenne senegalese, Seke Hassan, ritenuto essere lo scafista di una delle imbarcazioni cariche di migranti soccorse al largo della Libia. A far convergere i sospetti delle forze dell'ordine e a incastrare il ragazzo ci sarebbero le testimonianze di decine di migranti che erano a bordo della nave Siem Pilot. Grazie a queste, la polizia e la Guardia di finanza hanno potuto ricostruire in dettaglio il viaggio compiuto dai barconi, partiti dalla Libia. Il ventiduenne è stato portato nel carcere Pagliarelli di Palermo, dove sarà sentito dal sostituto procuratore Annamaria Picozzi che coordina le indagini.