54 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Migranti: fronte comune di Germania e Francia per le quote obbligatorie

La Commissione europea si prepara a presentare un ambizioso piano per riformare le regole sul diritto d’asilo e l’accoglienza dei profughi in Europa. Francia e Germania: “Proporremo equa ripartizione tra gli stati”.
A cura di Antonio Palma
54 CONDIVISIONI
Immagine

UPDATE ore 17.00 – "L’approccio di Dublino non sta più funzionando, mentre così tanti rifugiati stanno arrivando ai nostri confini esterni. Non possiamo lasciare Italia o Grecia sole a gestire la situazione. Allo stesso tempo, se diciamo che Italia e Grecia non possono essere lasciate sole con questa situazione, non può neppure essere possibile che tre Paesi come Svezia, Austria e Germania siano lasciate da sole a reggere la parte maggiore del peso". A dirlo è stata la cancelliera tedesca Angela Merkel in una dichiarazione che lascia presagire la possibilità di importanti novità sul fronte dell'accoglienza. La Merkel, infatti, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente francese Hollande: i due leader "hanno deciso di trasmettere fin da oggi proposte comuni per organizzare l’accoglienza di rifugiati e una ripartizione equa in Europa". Seguirà la proposta di un "meccanismo permanente e obbligatorio di quote per i migranti". Fonti della stampa parlano di 160mila arrivi in Europa. In questo quadro la situazione a Budapest è sempre più tesa e difficile: il governo, guidato dal conservatore Orban, ha bloccato tutti i treni in partenza dalla stazione impedendo ai profughi di raggiungere gli altri stati. Secondo Orban "i leader europei hanno dimostrato chiaramente di non essere in grado di gestire la situazione. È noto che tocca ai singoli Paesi controllare le frontiere esterne. E questo sta facendo l’Ungheria".

Un grande e ambizioso piano a livello europeo per poter accogliere in maniera equa i profughi che in questi mesi stanno giungendo a migliaia nel vecchio Continente in fuga da guerre e persecuzioni. È il progetto a cui starebbe lavorando la commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker per far fronte al grande afflusso di richiedenti asilo. Il piano è ancora in fase di incubazione, ma avrebbe avuto un'accelerazione proprio a seguito della situazione contingente. Secondo quanto rivela Repubblica, il progetto andrebbe molto al di là dei 32mila richiedenti asilo che i governi avevano accettato di ripartire lo scorso luglio. Si parla di almeno 120mila profughi da ridistribuire tra tutti gli stati membri, ma sopratutto una modifica sostanziale delle regole sull'asilo e un rilancio del sistema delle quote. Il piano sarebbe composto sia da misure urgenti per far fronte all'emergenza, sia da misure di lungo periodo che richiedono la completa adesione degli stati membri. Una prima bozza del pacchetto di misure dovrebbe vedere la luce già al vertice straordinario dei ministri degli Interni in programma il 14 settembre per una prima visione. Il piano sarà poi discusso al tavolo dei leader, che dovranno approvarlo definitivamente.

Una spinta sostanziale al piano la daranno Italia, Francia e Germania che mercoledì hanno firmato un documento comune che chiede proprio di rivedere le regole europee in materia di asilo e un’equa ripartizione dei rifugiati sul territorio europeo. Il documento è stato inviato all’Alto rappresentante dell’Unione europea, Federica Mogherini, con la richiesta che l’argomento sia discusso il 4-5 settembre a Lussemburgo in occasione della riunione informale dei ministri degli Esteri dell’Unione. "Occorre rivedere contenuti e attuazione del sistema di regole europee in materia di asilo, creato ormai 25 anni fa" hanno spiegato i ministri dei tre Paesi. In particolare si chiede un "sistema integrato di gestione dei nostri confini esterni" anche "utilizzando le possibilità offerte dai trattati europei", e di avere "una politica migratoria esterna comune".

Intanto a Budapest è stata riaperta la stazione ferroviaria chiusa nelle ore scorse proprio per l'alto afflusso di migranti. Dopo l'apertura inevitabilmente si è assistito ad un nuovo assalto ai treni verso l'Austria da parte dei migranti che temono un nuovo stop. Circa duemila di loro infatti sono bloccati nella capitale ungherese da martedì e in centinaia hanno trascorso la notte accampati davanti all'ingresso della stazione. Dopo l'apertura dei varchi però un annuncio al pubblico ha comunque informato che nessun treno internazionale partirà dalla stazione Keleti fino a nuova comunicazione.

54 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views