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Migranti, l’Ue mette i paletti all’Italia: “Trasferibili solo eritrei e siriani”

Nonostante le trattative, la prima bozza del piano di accoglienza Ue per i migranti gela le aspettative italiane.
A cura di Antonio Palma
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Dopo le tragedie in mare, i colloqui diplomatici e le promesse, dall'Ue arriva un altro duro colpo all’Italia sulla questione dei migranti. Alla vigilia del vertice in programma domani, infatti, la Commissione europea sta mettendo a punto il nuovo piano di accoglienza dei migranti la cui bozza però sembra gelare le aspettative italiane sul tema. Come rivela Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera, dalla bozza di trattato sarebbero sparite molte delle richieste fatte dal nostro Governo. In particolare il documento precisa innanzitutto che nessuno fra gli stranieri già presenti in Italia potrà essere trasferito in un altro Stato quindi le nuove regole valgono solo per i prossimi arrivi a partire da luglio. Inoltre la quota di 24mila persone da mandare altrove dovrà essere spalmata su due anni ed infine le partenze di migranti potranno riguardare solo e soltanto alcune nazionalità specifiche e non tutte le persone che sbarcheranno nel nostro Paese. Nel dettaglio, il programma della Commissione Ue prevede che possano essere ricollocati soltanto "i richiedenti asilo che godono del regime di protezione nel 75% degli Stati membri". In pratica in questa classificazione però rientrerebbero soltanto eritrei e siriani.

Ovviamente le trattative sono ancora in corso e nulla è stato deciso definitivamente, ma se i termini del piano resteranno questi l'Italia dovrà continuare a sobbarcarsi  i quasi 90mila migranti  già arrivati e sistemati nei centri di accoglienza. Non solo, tra i prossimi sbarchi solo una parte potrà trovare sistemazione negli altri Paesi Ue, ma gli altri migranti continueranno a rimanere in Italia. A pesare su questa prima bozza di accordo sicuramente sono state le opposizioni di alcuni Paesi, in primis Francia e Spagna, che si sono opposti alle richieste italiane. Per il momento sembra che il Presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker abbia ceduto alle pressioni di questi Paesi rivedendo anche alcuni punti che sembravano decisi. Il testo comunque dovrà essere esaminato da tutti i componenti dell’Unione prima della riunione dei ministri dell’Interno dell'Ue e l'Italia dovrà fare di tutto per convincerli a modificarlo.

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