15 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Migranti, Italia sblocca gli aiuti alla Turchia. Padoan: “Ora risposte sulla flessibilità”

La lunga battaglia tra Ue e Roma vede, forse, allentata la tensione. C’è il via libera ufficiale del governo agli aiuti per la Turchia. L’Italia ora attende una risposta in tempi brevi l’uso dei margini previsti dalle norme” in termini di flessibilità, dice il ministro Padoan. Ma su questo punto Juncker pare irremovibile.
A cura di Biagio Chiariello
15 CONDIVISIONI
Immagine

Una buona e una cattiva notizia arrivano da Bruxelles in merito alla polemica tra UE e Italia che si porta avanti ormai da settimane. Gli oggetti della diatriba sono sempre gli stessi: flessibilità e migranti. I protagonisti pure: governo e Commissione UE. Stavolta l’esecutivo guidato da Matteo Renzi è rappresentato dal Ministro dell’Economia. Anche alla luce delle importanti riforme fatte, ha sottolineato Pier Carlo Padoan, "abbiamo tutto il diritto di chiedere all'Europa una gestione delle regole fiscali più flessibile, in base alle regole che l'Europa ha definito". E si è augurato di  aspettarsi “subito che la risposta (dell'Ue sulla flessibilità nel considerare i conti italiani, ndr) sia sciolta presto, per evitare momenti di incertezza", ha aggiunto il titolare del Tesoro ad un convegno a Roma con il suo omologo britannico George Osborne.

 A stretto giro è arrivata la presa di posizione del presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, secondo cui gli elementi di flessibilità introdotti dalla Commissione nell'interpretazione del Patto di stabilità e crescita "sono largamente sufficienti per permettere ai diversi paesi, anche quelli alle prese con le peggiori difficoltà, di poter proporre bilanci che corrispondono a tutte le regole ed esigenze".
"E' giusto che la Commissione esamini i bilanci degli Stati come previsto dai Trattati”, ha aggiunto Juncker, garantendo che “svolgerà il suo ruolo senza seguire stupide politiche di austerità”.

Sì a 3 miliardi alla Turchia per le spese dei migranti

Allo stesso tempo però Juncker ha affermato che per risolvere il rebus dell’immigrazione, “i tre miliardi a favore della Turchia devono essere messi a disposizione. Tutti dobbiamo rispettare i nostri impegni. Anche il governo italiano, nel frattempo, s'è detto disponibile. È un fatto positivo che riconosco”. E sempre questa mattina davanti all’Europarlamento di Strasburgo riunito in seduta plenaria, ha spiegato che quei tre miliardi “sono necessari e ci tengo a ringraziare gli stati membri e soprattutto l’Italia, che hanno dato prova di solidarietà”. Insomma, un segnale di distensioni dopo le recenti tensioni con Renzi.

Ed è lo stesso Renzi, da Dakar, in Senegal, a sottolineare la volontà di affrontare concretamente il problema dell'immigrazione: "Serve una strategia per i prossimi anni e l'Italia farà tutti gli sforzi per salvare i popoli in mare. Siamo onorati di essere umani e il nuovo umanesimo vuol dire non permettere più alle persone di morire in mare". Il premier, nel suo intervento all'università Ukad 2, conferma la linea dell'Italia aggiungendo che "al tempo stesso dobbiamo fare qualcosa insieme per dare ai giovani possibilità di lavoro" e ribadendo l'impegno dell'Italia “per aumentare i fondi della cooperazione internazionale”.

15 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views