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Migranti: in due giorni quasi 100 morti a largo della costa libica

A renderlo noto è stata l’Organizzazione internazionale per le migrazioni.
A cura di Davide Falcioni
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UPDATE ore 14.00 – I migranti morti solo dall'inizio del 2015 nel Mediterraneo sono 3 mila (2.987 per l'esattezza delle cifre). Lo rende noto l'Oim, l'organizzazione internazionale per le migrazioni, aggiornando i dati con le ultime 100 vittime registrate da domenica sulle coste libiche.

Quasi 100 migranti sono morti da domenica ad oggi a la largo delle coste della Libia. A rivelarlo è stata l'Organizzazione internazionale per le migrazioni riportando notizie non confermate raccolte dalla Mezzaluna Rossa libica. Il bilancio delle vittime è basato su due avvistamenti di cadaveri non lontano dalla Libia: ottantacinque in un'area vicino Tripoli e altri dieci in un'altra nei pressi di Sabartha. Dall'inizio del 2015 attraverso il Mediterraneo sono arrivati in Europa 557.899 migranti e profughi e 2.987 sono morti durante la traversata, almeno stando ai dati ufficiali. In realtà si presume che le vittime siano molte di più.

Nel frattempo a Strasburgo il presidente della Commissione Europea Juncker ha annunciato un "memorandum sulla cooperazione" elaborato con la Turchia. "Abbiamo bisogno della Turchia per difendere le nostre frontiere esterne, faremo di tutto per aiutare quel Paese". "Anche se alcuni Paesi hanno detto di no, la Turchia deve stare nella lista dei Paesi sicuri", dai quali cioè giungono persone non considerabili come profughi che necessitano di asilo.

La notizia segue di 24 ore il ritrovamento sulla spiaggia di Kos, in Grecia, di quattro corpi molto probabilmente appartenenti a migranti: si tratta di un uomo, una donna e due bambini. Secondo la Guardia Costiera i piccoli avevano tra i 3 e i cinque anni il primo, e un solo anno il secondo. A quanto pare i due bimbi viaggiavano a bordo di un barcone, uno dei tanti che quotidianamente tenta di raggiungere l'isola greca e quindi l'Europa.

I cadaveri, tutti in avanzato stato di decomposizione, sono stati trasportati in ospedale per il test del Dna: non è noto a quando risalga la morte, ma anche a largo della Grecia sono frequenti i naufragi e non si può assolutamente escludere che in qualche caso la Guardia Costiera non ne abbia avuto alcuna informazione. Da venerdì scorso la Guardia costiera ellenica ha condotto 57 operazioni nell’Egeo riuscendo a salvare la vita a 1.743 persone, in larga parte profughi provenienti  dalla Siria e che attraversano il mare dalla Turchia alla Grecia per poi proseguire il loro viaggio verso l’Europa settentrionale, prevalentemente la Germania: qui, secondo il quotidiano Bild, si ipotizza che nel 2015 giungeranno non meno di un milione e mezzo di profughi, quasi il doppio rispetto agli 800mila del 2014.

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