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Migranti, in arrivo oltre tremila persone soccorse nel Canale di Sicilia

A Catania è approdato un rimorchiatore con 890 migranti; in 657 sono arrivati a Pozzallo, mentre al porto di Taranto ha attraccato una nave spagnola con 700 persone. Arriverà sempre oggi una nave militare impegnata ieri nei soccorsi del naufragio al largo della Libia: a bordo ci sono 629 migranti e 45 corpi recuperati.
A cura di Claudia Torrisi
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Dopo il terzo naufragio in tre giorni verificatosi ieri pomeriggio nel Canale di Sicilia, le centinaia di migranti salvati nelle scorse ore stanno iniziando a raggiungere i porti dell'Isola. Il rimorchiatore italiano "Vos Thalassa" con a bordo 890 migranti  – tra cui circa un centinaio di donne  e minori – salvati in otto operazioni di soccorso è approdato a Catania; mentre il pattugliatore "Asso 29", che trasporta 657 persone, ha iniziato le operazioni di sbarco al porto di Pozzallo. Ieri notte, invece, una motovedertta della Guardia costiera ha smistato tra gli ospedali di Ragusa, Modica e Vittoria sei donne in gravidanza, tredici bambini piccoli, una donna malata di diabete, persone disidratate e con ferite: alla testa, alla schiena da armi da fuoco, al piede. Settecento migranti a bordo di una nave spagnola, invece, sono arrivati al porto di Taranto.

Ieri un altro naufragio: tra le vittime anche tre neonati

Arriverà sempre oggi la nave Vega della Marina militare, impegnata ieri nelle operazioni di soccorso del barcone rovesciato nel Canale di Sicilia. A bordo ci sono 629 migranti tratti in salvo e 45 cadaveri recuperati. Tra le vittime ci sarebbero anche tre neonati. Stando alla testimonianze dei sopravvissuti, i morti potrebbero essere almeno un centinaio.

"L’ennesima notizia di un naufragio arriva sulla radio di bordo della nave Buorbon Argos di Medici Senza Frontiere nel Mediterraneo. Vorremmo raggiungere le coordinate che sentiamo alla radio, arrivare veloci, volare per essere utili. Ma siamo a 8 ore di distanza. È straziante sapere che purtroppo non potrai arrivare in tempo. È come un pugno nello stomaco", ha raccontato Ahmad Al Rousan, mediatore culturale che ha partecipato alle operazioni di soccorso dalla nave Bourbon Argos di Medici senza frontiere. "È straziante sapere che i mezzi a disposizione nell’area di maggiori partenze non sono sufficienti – ha aggiunto – Nel frattempo un’altra chiamata di aiuto. Una nave con 500 persone nell’area di Pantelleria chiede del latte per un bambino di 2 mesi. La mamma non ha più latte da dare a suo figlio".

Nelle diciassette operazioni condotte nella giornata di ieri nel Canale di Sicilia sono state soccorse circa duemila persone, quattromila nelle ventidue operazioni di giovedì. In quindici giorni sono stati portati in salvo quindicimila migranti. Secondo quanto dichiarato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi ieri dalla conferenza del G7 in Giappone "parlare di emergenza migranti al momento è fuori luogo". Il premier ha poi aggiunto che l'Italia "nell'anno peggiore come afflusso abbiamo avuto 160 mila persone. C'è stato un aumento di sbarchi nelle ultime ore ma  questo aumento non è né ai livelli del 2014 né a quelli del 2015".

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