Migranti: in 2100 salvati nel Mediterraneo in poche ore, 35 i corpi recuperati
Sono circa 2100 i migranti salvati nelle scorse ore nel Mediterraneo dalle navi governative inserite nel dispositivo EUNAVFOR MED e dalle navi appartenenti alle ONG che opera lungo il Canale di Sicilia. Lo rende noto la guardia costiere dopo il terribile naufragio avvenuto mercoledì e costato la vita ad almeno 35 persone i cui cadaveri sono stati recuperati dagli stessi soccorritori. Lo rende noto la Centrale Operativa della Guardia Costiera che da Roma ha coordinato tutti i salvataggi in mare attraverso undici distinte operazioni di soccorso
Alle operazioni hanno preso parte nave Fiorillo della Guardia Costiera e le motovedette CP 288, 303 309, nave Libra della Marina Militare italiana e le navi Echo (Gran Bretagna), Protector (Gran Bretagna) e Canarias (Spagna) del dispositivo EUNAVFOR MED ma anche le imbarcazioni appartenenti alle ONG MOAS (Phoenix ) e Medici senza Frontiere (Vos Prudence), nonché un rimorchiatore e 3 mercantili che si trovavano in zona.
L'operazione di salvataggio più complicata ha riguardato un barcone con circa 500 migranti a bordo che purtroppo ha visto la perdita di 35 vite umane a seguito del naufragio . La nave, probabilmente a causa delle condizioni meteo e marine non ottimali e allo spostamento repentino dei migranti su un fianco dell'imbarcazione, infatti si è ribaltata all'improvviso e a centinaia sono finiti in acqua prima del'arrivo dei soccorsi. L'immediato intervento delle navi Fiorillo della Guardia Costiera e Phoenix del MOAS ha consentito di trarre in salvo la maggior parte dei migranti caduti in ma, ma purtroppo per 35 di loro non c'è stato nulla da fare.