8 CONDIVISIONI

Migranti, Frontex chiede altre 670 guardie di frontiera per Italia e Grecia

L’agenzia di protezione delle frontiere Ue chiede agli stati membri altri uomini da dislocare sulle frontiere esterne dell’Unione.
A cura di Antonio Palma
8 CONDIVISIONI
Immagine

Gli uomini utilizzati per il controllo dei migranti alle frontiere di Italia e Grecia non sono sufficienti. Lo ha chiarito oggi l'Agenzia di protezione delle frontiere dell'Unione Europea, Frontex, che ha chiesto formalmente agli Stati membri altre 775 guardie di frontiera per aiutare principalmente Italia e Grecia a registrare i migranti in arrivo rispettivamente dalla Libia e dalla Turchia. Come sottolineano dalla stessa agenzia con sede a Varsavia, si tratta del maggior numero di guardie di frontiera mai chiesto dalla nascita dell'agenzia, un decennio fa, ma che serve a far fronte al massiccio afflusso di migranti in Europa. "Dall'inizio dell'anno oltre 470mila migranti sono arrivati solo in Grecia e Italia", ha spiegato infatti il direttore esecutivo di Frontex, Fabrice Leggeri, sottolineando che "nessun Paese può gestire una tale pressione migratoria alle frontiere da solo". Frontex, che non ha mezzi o personale propri ma li prende in prestito dagli Stati membri, attualmente ha le due maggiori operazioni proprio in Italia e Grecia dove l'agenzia coordina circa mille persone con imbarcazioni ed elicotteri della Guardia costiera.

Nel dettaglio le nuove guardie di frontiera dovrebbero essere impiegate nell'assistenza alle autorità di Italia e Grecia per identificare e registrare i migranti. Frontex ha richiesto in particolare 670 addetti da impiegare in Italia e Grecia, soprattutto ‘screener', ‘debriefer' ed interpreti, e altri 105 da dislocare su altre frontiere esterne dell'Ue. Gli ‘screener' sono coloro che devono ‘aiutare le autorità a risalire alla nazionalità dei migranti in arrivo, per poi poterli identificare e registrare, mentre i ‘debriefer' devono raccogliere informazioni sulle attività delle reti di trafficanti di esseri umani. "È fondamentale che tutti i richiedenti asilo che arrivano in Unione europea siano debitamente registrati e identificati", ha precisato Leggeri ricordando che sono 630mila i migranti entrati illegalmente nell'Ue dall'inizio dell'anno.

8 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views