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Migranti, è ancora caos a Ventimiglia. Profughi via dai confini

Situazione sempre più tesa nella città dell’Imperiese al confine con la Francia. La gendarmeria blocca l’acceso al valico con delle camionette. Alcuni profughi hanno iniziato uno sciopero della fame.
A cura di Biagio Chiariello
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Ore 18.30 – Polizia manda via i profughi – Le forze dell'ordine hanno fatto sgomberare gli ultimi migranti, circa una trentina, che stazionavano da un paio di giorni su alcune aiuole nei pressi della frontiera, bloccata dalla gendarmeria francese, a Ventimiglia. I migranti hanno protestato duramente, ma dopo una serrata trattativa portata avanti anche attraverso gli intermediari culturali hanno accettato di lasciare il presidio.

“Vogliamo andare in Francia, non vogliamo restare in Italia”. Aumenta la tensione davanti al confine italo francese di Ponte San Ludovico, a Ventimiglia. La zona resta bloccata, dalla frontiera i migranti non vengono lasciati passare. Adesso lì davanti al varco sono circa una trentina. Ieri sera erano oltre un centinaia. Alcuni probabilmente hanno rinunciato. Altri forse sono entrati in Francia in altri modi. Chi resta, protesta e grida l’intenzione di attraversare il confine. Nel frattempo la Police Nationale ha schierato 3 camionette per impedire l’accesso agli stranieri. Sono aumentati anche i carabinieri e i poliziotti presenti al Ponte San Ludovico. Gli immigrati, provenienti in gran parte dal Corno d’Africa, sono stati assistiti dalla Croce Rossa Italiana, che ha distribuito loro acqua e cibo.

Francia: mille clandestini rimandati in Italia

Secondo fonti della polizia francese, nell’ultima settimana oltre mille migranti clandestini sarebbero “stati rimandati in Italia: comprendiamo perfettamente le loro difficoltà, ma non è qui che si può risolvere questi problemi. E il problema impossibile da aggirare è il regolamento di Dublino: lo Stato membro competente all’esame della domanda d’asilo è lo Stato in cui il richiedente asilo ha fatto il proprio ingresso nell’Ue”. Alcune fonti rivelano che un’altra sessantina di migranti sarebbero fermi alla stazione ferroviaria locale. “Bisogna dare delle risposte a queste persone ma non possiamo farlo solo noi come città. Abbiamo garantito alcuni servizi caricandoci dell'organizzazione e dei costi ma continuare così è inaccettabile" ha detto al Corsera il sindaco di Ventimiglia Enrico Ioculano.

Migranti, Ue accelera sui rimpatri

Nel frattempo Bruxelles manifesta l’intenzione di accelerare sui rimpatri dei migranti per ragioni economiche. Lo prevede il testo sulle linee guida per il vertice dei leader europei, previsto il 25 e 26 giugno. Nella bozza si parla infatti della "mobilitazione di tutti gli strumenti per promuovere le riammissioni dei migranti economici illegali nei Paesi di origine e transito". Sempre da Bruxelles, una fonte diplomatica comunica che sul tema dei ricollocamenti intra-Ue "Francia e Germania offrono la loro solidarietà a patto che ci sia responsabilità" da parte di Italia e Grecia su fotosegnalazioni e raccolta delle impronte digitali. Berlino e Parigi "sono disponibili a un meccanismo di urgenza e temporaneo per il ricollocamento, ma in cambio chiedono che i Paesi in prima linea applichino Dublino ed Eurodac per stabilire lo stato di primo ingresso", fa sapere la fonte.

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