Metodo Stamina, Vannoni attacca gli scienziati italiani su Facebook
Davide Vannoni, il presidente di Stamina Foundation, continua a difendersi dalle accuse mosse nei suoi confronti e continua a criticare chi ha sempre detto di non credere nel suo metodo. Il suo ultimo attacco nei confronti degli scienziati italiani è apparso su Facebook, dove Vannoni ha nominato alcuni nomi tra quelli che da sempre hanno fatto sapere di non credere nelle cure Stamina. In particolare su Facebook Vannoni ha citato la senatrice a vita Elena Cattaneo, il ricercatore Paolo Bianco e la giornalista Alison Abbott di Nature condividendo un articolo scientifico sulle staminali mesenchimali. “Dove i ‘nostri’ scienziati sono solo in grado di fare editoriali contro le cure compassionevoli e contro Stamina, scienziati più seri e competenti sono in grado di dire anche qualcosa di nuovo. Peccato per la rivista, ne avrei scelta una con un taglio meno politico (almeno negli editoriali), diciamo che una Abbott, una Cattaneo e un Bianco nella vita possono capitare a chiunque”, così Vannoni ha commentato l’articolo. Si tratta di un articolo pubblicato su Exprerimental and Molecular Medicine, una rivista del gruppo Nature (che ha più volte criticato Vannoni e il metodo Stamina).
Vannoni contro il nuovo comitato scientifico – Ma Vannoni, oltre alle critiche su Facebook, nei giorni scorsi ha fatto sapere anche di non aver apprezzato la scelta del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin riguardo il nuovo comitato scientifico per Stamina. “La prossima settimana partirà una lettera di diffida al ministero della Salute. Se non riceveremo risposta, andremo avanti con un nuovo ricorso al Tar del Lazio contro la composizione del nuovo comitato scientifico”, così Vannoni all'Adnkronos Salute. A suo dire la nuova commissione, nominata la scorsa settimana dopo la sentenza del Tar del Lazio, è composta “per almeno un terzo da ricercatori che si sono già espressi negativamente sul metodo Stamina. Bastava che il ministro della Salute guardasse su Google per accorgersi che almeno tre membri hanno fatto il contrario di quanto indicato dal Tar. Tutto questo mi sembra una follia, ma temo che dovremo fare un altro ricorso contro questo comitato scientifico”.
