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Messico, il mistero della bambina sotto le macerie: nessun parente che chiede di lei

Molta confusione a Città del Messico sulle sorti della bambina, ‘Frida’, intrappolata sotto le macerie di una scuola crollata durate il terremoto di martedì. Ieri si era detto che la piccola aveva mosso le dita, tanto da diventare il simbolo della speranza in mezzo a tanta distruzione. Oggi però hanno cominciato a circolare notizie contrastanti sulle situazione a legata alla piccola.
A cura di Biagio Chiariello
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Nelle ore subito dopo il terremoto che ha sconvolto il Messico, tra le tante storie che hanno catalizzato l’attenzione di questa tragedia, a catalizzare l’attenzione dei media è stata soprattutto quella di Frida, una bambina di 12 anni rimasta intrappolata sotto le macerie del “Colegio Enrique Rebsamen” di Città del Messico. Ieri la piccola era praticamente diventata simbolo della speranza per tutto il Messico, dopo la diffusione della notizia che sarebbe riuscita a muovere le dita, mostrando di essere ancora viva.

Stamattina la Cnn, che citava la Foro Tv, aveva scritto che i soccorritori erano ormai a pochi centimetri dalla bambina, ma poi col passare delle ore hanno cominciato a circolare notizie contrastanti sulla situazione della piccola. Innanzitutto i media locali, sottolineano che nessun genitore o parente si è finora presentato alle autorità per chiedere informazioni su di lei. “Né gli uomini della marina", che stanno coordinando le operazioni di soccorso nella scuola, "né la polizia sono riusciti a entrare in contatto con Frida", ha detto all'emittente Televisa il ministro dell'educazione, Aurelio Nuno.

E ci sarebbe anche confusione sul nome della piccola, ha aggiunto il ministro. La bambina è stata infatti chiamata ‘Frida' da un soccorritore per facilitare il contatto, secondo fonti locali, che precisano che successivamente la piccola è stata chiamata dai media anche ‘Sofia'. L’istituto da parte sua ha chiarito che le bambine con i nomi ‘Frida' e ‘Sofia' erano già state salvate o comunque identificate.

Nel frattempo il bilancio del sisma è stato aggiornato a 250 morti: 115 persone hanno perso la vita a Città del Messico, l'area più colpita dalla scossa, ha reso noto Televisa. Le altre persone sono decedute negli stati di Morelos (73), Puebla (43), Messico (13), Guerrero (5), Oaxaca (1). Il responsabile della protezione civile, Luis Felipe Puente, ha sottolineato che "secondo stime preliminari il numero degli edifici danneggiati oscilla tra 200, 500 o mille: dobbiamo ancora accertare il dato definitivo".

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