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Messaggio di Renzi di ritorno dagli USA: “L’Italia non è un paese finito, pensiamo al futuro”

Il Presidente del Consiglio ha fatto un bilancio del suo viaggio negli Stati Uniti. “Torniamo convinti che la pagina migliore l’Italia la debba ancora scrivere, e tutti insieme la scriveremo”.
A cura di D. F.
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Matteo Renzi ha scelto il volo di ritorno dagli Stati Uniti per fare un bilancio del suo viaggio oltreoceano: "Torniamo convinti che la pagina migliore l’Italia la debba ancora scrivere, e tutti insieme la scriveremo", dice il presidente del Consiglio, che spiega anche: "In questa missione impreziosita anche dall’incontro con Obama, Bill Clinton, Hillary Clinton e con il segretario generale dell’Onu abbiamo soprattutto ricordato una frase di un grande personaggio delle nazioni unite, Dag Hammarskjold, che diceva “al passato grazie al futuro sì”. Se ci pensate è anche l’emblema dell’Italia e di quelle donne e uomini che continuano a credere che l’Italia non sia un paese finito ma un paese infinito, pieno di risorse e bellezza".

Matteo Renzi ha ripercorso le tappe del suo viaggio, un viaggio "partito nel futuro" con la visita alla Silicon Valley e alle grandi società tecnologiche: da Google a Yahoo, passando per i giovani italiani emigrati negli USA. Poi ha commentato la visita a New York "e il palazzo dell’Onu dove tante speranze sono riposte da parte dei diseredati e dei senza diritti di tutto il mondo. Nel mio intervento alle Nazioni Unite, portando la voce dell’Italia, ho voluto portare la dignità e l’orgoglio di 60 milioni di italiani che sanno che i valori di civiltà, libertà, bellezza e uguaglianza e contro la pena di morte sono valori e diritti storici per il nostro Paese. Ma ho voluto portare anche la voce degli 80mila salvati dalla Marina Militare nell’operazione Mare Nostrum, che sono stati strappati dal Mediterraneo".

Per finire il primo ministro italiano ha ancora una volta lodato Sergio Marchionne e raccontato la visita allo stabilimento di Detroit: "Ho visitato la sede della Fiat Chrysler, una grande fabbrica e un edificio dove oggi si parla anche italiano, grazie all'intuizione di Sergio Marchionne e dei suoi collaboratori".

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