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Merkel frena l’Italia sulle banche: Renzi: “Non vogliamo cambiare regole, le rispettiamo”

La questione bancaria, ha precisato il premier, “non è all’ordine del giorno e non vede richieste di cambiare regole. L’Italia ha perso l’occasione di intervenire in modo strutturale sulle banche quando si poteva fare, la Germania invece l’ha fatto. Adesso ci sono regole diverse, e noi con il sistema attuale siamo comunque in grado di tutelare i risparmi dei cittadini, non c’è rischio. Gli strumenti per arrivare a questo obiettivo ci sono senza modificare le regole”.
A cura di Redazione
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Angela Merkel

Ad alcuni paesi è stata "concessa una certa flessibilità" per "favorire la crescita" e riguardo al nostro paese sono state adottate "diverse soluzioni, ma non possiamo ridiscutere ogni due anni le regole del settore bancario". La cancelliera tedesca Angela Merkel frena l'Italia sulla possibilità di nuovi spazi di flessibilità sul settore bancario. Secondo fonti del governo tedesco, riportate da Bloomberg, la Germania sarebbe contraria a qualsiasi tentativo di proteggere gli investitori se il governo italiano va avanti col piano per ricapitalizzare le banche.

Uno stop quello della Merkel cui ha fatto seguito la risposta del presidente del Consiglio Matteo Renzi, che ha precisato che "nessuno di noi vuole cambiare le regole. Le regole sono state cambiate una volta, nel 2003, per consentire a Francia e Germania di sforare il tetto del 3%, e il governo Berlusconi fece un favore a Francia e Germania. Noi le regole le rispettiamo". La questione bancaria, ha precisato il premier, "non è all'ordine del giorno e non vede richieste di cambiare regole. L'Italia ha perso l'occasione di intervenire in modo strutturale sulle banche quando si poteva fare, la Germania invece l'ha fatto. Adesso ci sono regole diverse, e noi con il sistema attuale siamo comunque in grado di tutelare i risparmi dei cittadini, non c'è rischio. Gli strumenti per arrivare a questo obiettivo ci sono senza modificare le regole".

Mentre Spagna e Portogallo rischiano sanzioni per il deficit, la questione per Renzi "non riguarda l'Italia. Noi abbiamo l'1,8 di deficit, il più basso degli ultimi dieci anni. Abbiamo messo il sistema bancario in sicurezza, abbiamo fatto pulizia, abbiamo fatto l'operazione banche popolari che serve ad evitare gli scandali, mi auguro che le azioni di responsabilità si facciano".

Per quanto riguarda la questione Brexit, il presidente del Consiglio ha dichiarato di condividere "il principio per il quale l'Europa non deve essere dura ma molto chiara nei confronti del Regno Unito e "nel medio periodo la Brexit sarà più un problema per loro che nostro".

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