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Medicina a Tirana, poi il trasferimento in Italia: da oggi si può

Il TAR del Lazio ha dato ragione ad uno studente di medicina in Albania che voleva tornare in Italia per completare il percorso di studio. Così facendo non c’è bisogno di sostenere il test di ingresso. Ma il trasferimento non è così immediato.
A cura di Biagio Chiariello
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Mancano due settimane al giorno della verità per gli oltre 62 mila aspiranti medici italiani: l'8 aprile si terrà infatti il test di ammissione alla facoltà di numero chiuso di Medicina e Chirurgia. Non sarà facile entrare, ma questo non è certo un mistero. Al di là della difficoltà della prova, c'è da dire che i posti disponibili sono diminuiti rispetto allo scorso anno: il decreto del nuovo ministro dell’Istruzione Giannini ha previsto che rientreranno nella graduatoria degli ammessi ‘solo' 7.918 studenti (nel 2013 erano 10.000). Ma niente paura. Per chi non dovesse farcela – avendone la possibilità economica – si potrà frequentare l’università ‘Nostra Signora del Buon Consiglio' di Tirana, senza aver mai sostenuto il test d’ingresso, per poi trasferirsi in Italia. Il TAR del Lazio dei primi di febbraio ha infatti confermato il diritto di uno studente italiano iscritto all'accademia albanese a richiedere il trasferimento all’Università degli studi di Roma ‘Tor Vergata'. Insomma, sarà possibile aggirare il numero chiuso e quindi il detestato test di ingresso.

Studenti a Tirana, medici in Italia – Una bella notizia per i tanti aspiranti medici del Belpaese. La questione però va un attimo chiarita. In aiuto ci viene Skuola.net, che spiega come l'università di Tirana sia in realtà "albanese solo per collocazione geografica". E' nata infatti da una sorta di accordo tra tre Atenei italiani, la Statale di Milano, Roma Tor Vergata e l’Università di Bari. programmi di studio, libri, docenti e addirittura lingua di insegnamento sono quindi identici con queste tre facoltà.  Ci sono però due differenze tutt'altro che trascurabili: il costo dell’iscrizione – circa 10.000 euro – ai quali bisogna aggiungere le spese di soggiorno; un test d’ingresso non selettivo. Ciò vuol dire che uno studente – con una discreta disponibilità economica – che non riesce a superare la prova dell'8 aprile e si iscrive all’Università Cattolica NSBC avrà la possibilità di saltare l’ostacolo del test frequentando il primo anno a Tirana e poi tornare in Italia.

La questione però non è così semplice – L’Università di Tirana rilascia, al termine degli studi, titoli validi sia in Italia che in Albania, grazie agli accordi stipulati con l’Unione Europea e con numerosi atenei italiani ed albanesi. Ma se finora l'unica possibilità per diventare medico era quella di terminare il proprio percorso formativo nella stessa NSBC e poi tornare ad esercitare la professione in Italia, la sentenza del tribunale regionale stravolge completamente questo sistema. Ora sarà ora possibile richiedere, il trasferimento a Roma, Milano o Bari, senza dover passare attraverso l’ostacolo del Test d’ingresso. Ma è davvero così facile. Non proprio, come lasciano intendere gli esperti di Alpha Test: "Richiedere l’iscrizione agli anni successivi al primo si può ma a patto che ci siano posti sufficienti per l’anno in cui si richiede l’iscrizione”. Posti, questi ultimi, liberati a causa di rinunce, passaggi di corso o abbandoni: e questo non succede facilmente a Medicina. Non è detto, inoltre, che le richieste vengano accettate: “ Spesso le Università italiane danno questa possibilità solo a chi dimostra di avere delle reali necessità familiari o di salute” .

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