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Media Usa: “Mosca può ricattare Trump”. Lui replica: “Fake news, caccia alle streghe”

Trump potrebbe essere stato esposto al rischio di ricatti da parte della Russia dal momento che agenti di Mosca affermano di avere informazioni compromettenti, di natura personale e finanziaria, riguardo al presidente eletto. Il Cremlino nega tutto.
A cura di Susanna Picone
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“Fake News – Una totale caccia alle streghe politica”: ha reagito così, con un tweet scritto tutto in maiuscolo, il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump alle indiscrezioni di diversi media americani, tra cui  il New York Times e la Cnn, su presunto materiale potenzialmente esplosivo che lo riguarda raccolto dalla Russia. La nuova tegola che ha travolto Trump è arrivata nella stessa notte in cui Barack Obama teneva a Chicago il suo ultimo discorso da presidente americano. Secondo i media americani, l’uomo che tra qualche giorno farà il suo ingresso alla Casa Bianca potrebbe essere stato esposto al rischio di ricatti da parte di Mosca dal momento che agenti russi affermano di avere informazioni compromettenti riguardo il presidente eletto. La Cnn ha rivelato che ciò è quanto è stato riferito dai vertici dell’intelligence americana durante i briefing che hanno avuto la scorsa settimana con il presidente Barack Obama e con l’eletto Donald Trump.

Le nuove accuse sarebbero contenute in un rapporto di due pagine, allegato al più ampio rapporto condotto dai servizi sulle interferenze russe nelle elezioni di novembre negli Stati Uniti, basato sui memo presentati da un ex agente britannico che in passato avrebbe collaborato con l'intelligence americana che quindi lo ritiene una fonte affidabile. Il New York Times ne parla definendo di natura “volgare” alcune delle informazioni su Trump e sottolineando che non è ancora chiaro se il materiale in questione sia da considerarsi attendibile. Il sito americano BuzzFeed ha pubblicato l’intero documento.  Tra le rivelazioni più pesanti alcune riguarderebbero degli uomini dello staff di Trump che durante la campagna elettorale avrebbero avuto uno scambio continuo di informazioni con intermediari del governo russo. Al momento nessuna delle fonti ufficiali americane – tra 007, Fbi e Casa Bianca – ha commentato la vicenda.

Cremlino smentisce: non abbiamo dati compromettenti su Trump – “No, il Cremlino non ha informazioni compromettenti su Trump”, ha detto il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, smentendo la notizia non verificata di presunte informazioni di natura “volgare” sul presidente americano eletto in mano ai russi. “È assolutamente una bufala, un'assoluta montatura, una completa fesseria. Il Cremlino non si occupa della raccolta di informazioni compromettenti. Ciò si chiama pulp fiction” ha dichiarato ancora Peskov assicurando che Mosca non ha informazioni compromettenti neanche su Hillary Clinton.

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