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Mecenati della cultura a Franceschini: “Tre proposte di legge per rilanciare i musei”

Dagli Stati Generali degli “Amici dei Musei e delle Gallerie” riuniti alla Galleria Borghese di Roma tre proposte per il rilancio del sistema museale: micromecenatismo, art bonus e rafforzamento dell’associazionismo. Con l’occhio strizzato ai modelli statunitense e francese.
A cura di Redazione Cultura
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Tre proposte legislative al ministro Dario Franceschini per rilanciare il comparto museale e, in generale, culturale italiano. Dalle detrazioni fiscali, al rapporto coi privati e al micromecenatismo, passando per il ruolo di intermediazione delle associazioni, oltre a un focus su Sud Italia e piccoli musei. Ieri, presso la Galleria Borghese di Roma, si è tenuta la  seconda edizione degli Stati Generali "Amici dei Musei e delle Gallerie", promossa dall'associazione “Amici degli Uffizi” con la Presidente Maria Vittoria Colonna Rimbotti, quest'anno in collaborazione con i “Mecenati della Galleria Borghese” e la Presidente Maite Bulgari.

Presente anche lo stesso Franceschini a cui, in sintesi, sono state rivolte 3 proposte di legge:

  1. unificare gli strumenti attuali di sponsorizzazione ed equipararli al modello francese, il più vicino a quello italiano);
  2. potenziare lo strumento dell’Art Bonus;
  3. rafforzare il ruolo delle Associazioni Amici dei Musei, come veicolo della legge e destinatari di donazioni.

La tavola rotonda ha visto riuniti, tra gli altri, Luca Bergamo, Vice Sindaco e Assessore alla crescita culturale di Roma, due direttori di musei del sud, Eva Degl’Innocenti, Direttore Museo Archeologico Nazionale di Taranto, Carmelo Malacrino, Direttore Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria; Lorenzo Casini, Consigliere Giuridico del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo; Anna Coliva, Direttore della Galleria Borghese; e Jane Thompson, Consiglio Superiore dei Beni Culturali e Paesaggistici. Il ministro Dario Franceschini ha commentato a margine dell'iniziativa:

Gli stimoli che arrivano da associazioni come quelle degli Amici dei Musei ci sono utili per il loro investimento professionale e umano in questioni che stiamo portando avanti da due anni grazie alla legge sull’Art Bonus, che oggi è arrivata a 170 milioni di donazioni.

Incentivi fiscali per le donazioni private

In sintesi, le 3 proposte muovono dalle seguenti considerazioni. Dallo studio presentato emerge che per incentivi fiscali alle erogazioni liberali in materia di beni culturali è necessario ispirarsi sia al modello fiscale statunitense, sia alla Francia. In pratica, si chiede al Ministro Franceschini è un'estensione dell'Art Bonus a tutti i beneficiari (pubblici e privati) senza la ripartizione in tre quote annuali (come prevede adesso) come avviene in Francia o USA.

Rafforzare il ruolo degli Amici dei Musei

Il rafforzamento delle associazioni Amici dei Musei, invece, si propone attraverso la partecipazione sempre più ampia alla co-gestione ordinaria dei siti monumentali, e, soprattutto attraverso il favorimento di un meccanismo simile a quello degli Stati Uniti, dove, con una donazione agli Amici dei Musei, si riceve una detrazione direttamente sulla propria dichiarazione dei redditi.

Sud Italia e piccoli musei: ridurre la burocrazia

In ultimo, una certa attenzione è stata posta ai musei del Sud Italia e ai piccoli musei, che sono la parte più diffusa del Paese, la proposta che ha rilanciato il fatto che bisogna attuare un processo di semplificazione burocratica soprattutto nelle aree d’Italia in crescita e introdurre delle modalità di semplificazione e supporto non solo delle grandi strutture come la Galleria Borghese, ma soprattutto per i piccoli musei che sono la parte più diffusa del Paese.

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