4 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Maxi truffa sull’olio d’oliva biologico, 16 arresti in Puglia

La Guardia di Finanza di Andria ha smantellato tre associazioni per delinquere che gestivano un giro d’affari illecito stimato in 30 milioni di euro. Si trasformava olio di oliva comunitario in olio 100% italiano biologico.
A cura di Susanna Picone
4 CONDIVISIONI
Immagine

La Procura della Repubblica di Trani, nel quadro di una vasta operazione in materia di frodi nel settore oleario condotta dai finanzieri della Tenenza di Andria, ha disposto in diverse località della Puglia e della Calabria la notifica di 16 ordinanze di custodia cautelare (di cui 2 in carcere) e il sequestro preventivo di 15 aziende coinvolte nella illecita commercializzazione fraudolenta di olio di oliva. La Guardia di Finanza di Andria ha smantellato tre associazioni per delinquere che gestivano un giro d’affari illecito stimato in trenta milioni di euro. L’indagine è a carico di imprenditori pugliesi accusati, con la complicità di indagati calabresi: trasformavano olio di oliva comunitario in olio 100% italiano biologico. L'inchiesta ha accertato che le presunte organizzazioni criminali pugliesi – due delle quali facevano capo ad uno stesso imprenditore andriese – si sono avvalse della complicità di imprese che commercializzano olio di oliva in Puglia e in diverse città della Calabria. A queste imprese era affidato il compito – è quanto emerso dalle indagini – di fornire false fatture attestanti fittizi approvvigionamenti di olio extravergine di oliva prodotto in Italia necessari a legittimare ingenti acquisti di olio proveniente dalla Spagna. Di fatto l’olio di oliva comunitario veniva venduto, con la complicità di altri indagati, come olio biologico 100% italiano, così si sfruttava il valore aggiunto delle menzioni riservate ai prodotti Made in Italy e biologico.

Sigilli a 400 tonnellate di olio scadente e/o contaminato

L’indagine dei finanzieri di Andria ha permesso anche di apporre i sigilli a circa 400 tonnellate di olio dalle qualità organolettiche scadenti e/o contaminate. Da quanto emerso dalle indagini l'olio sequestrato era miscelato con grassi di diversa natura contenenti fondami e impurezze imputabili al circuito della raccolta degli oli esausti della ristorazione, nonché di provenienza furtiva, oppure, scortati da documenti di accompagnamento indicanti natura e qualità diversi da quelli reali.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views