Maturità 2012: per superare gli esami bisogna mangiare ferro e zinco
Gli esami di maturità 2012 sono ormai alle porte, gli oltre 400mila studenti che dovranno affrontare la prova finale prima di andare in vacanza sono alle prese con gli ultimi ripassi in attesa della campanella del 20 giugno, quando il tema di italiano comune a tutti gli indirizzi darà il via agli esami. Già da giorni in rete impazza il toto tracce ma, al di là dello studio, è bene ricordare anche qualche buona abitudine che potrà aiutare il maturando ansioso e preoccupato. Ed ecco che, in questo caso, una buona dieta alimentare non serve solo a migliorare la nostra salute ma anche la nostra pagella: gli esperti ci dicono infatti che il rendimento scolastico viene condizionato anche da ciò che mettiamo nel piatto.
Ferro e zinco preziosi alleati per la maturità 2012 – Ciò che non deve mancare nel piatto del maturando sono le pietanze ricche di ferro e zinco. A quanto pare, secondo quanto è emerso da uno studio condotto su quaranta studentesse dal dottor Roberto Aquilani del Servizio di Fisiopatologia Metabolico-nutrizionale dell’Istituto Scientifico di Montescano, l’assunzione di ferro e zinco “funziona” soprattutto con le donne che migliorano così le loro prestazioni scolastiche. L’assunzione di ferro appare associata a buoni voti sia in matematica che in italiano mentre lo zinco servirebbe soprattutto a coloro che hanno bisogno di un aiuto nelle materie scientifiche ma non sarebbe determinante per l’italiano.
Quali sono gli alimenti che contengono ferro e zinco – Se dunque la ricerca ci dimostra che ferro e zinco possono aiutare a migliorare il rendimento scolastico, è bene ricordare quali sono gli alimenti che in misura maggiore contengono queste sostanze. Sicuramente la carne rossa, ricca sia di ferro che di zinco, i legumi, i cereali integrali, la frutta secca, diverse verdure tra cui i cavoli e i broccoli particolarmente ricchi di ferro e i semi di zucca contenenti zinco. Tra i legumi, in particolare, spazio ai fagioli e ai ceci. Attenzione dunque, oltre alle ore da passare sui libri, anche a ciò che il maturando si concede a tavola.
