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Matteo Renzi: “Sogno un’Europa unita. Ma prima ci aiuti a risolvere la questione migranti”

Il segretario del Partito democratico, Matteo Renzi, a colloquio con il direttore di Fanpage.it. “Sono un europeista convinto, ma non possiamo fare tutto da soli. Cercare di salvare i migranti è un nostro dovere morale, ma se la situazione non cambia chiudiamo i rubinetti. Dobbiamo garantire la tenuta del sistema”.
A cura di Ida Artiaco
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Matteo Renzi intervistato da Fanpage.it.
Matteo Renzi intervistato da Fanpage.it.

Disoccupazione giovanile, migranti e politiche europee. Sono questi i temi sui quali è intervenuto il segretario del Partito Democratico, Matteo Renzi, davanti alle telecamere di Fanpage.it. In un lungo colloquio con il direttore del giornale online, Francesco Piccinini, l'ex Premier ha parlato prima di tutto di povertà e delle sfide che l'Italia dovrà sostenere nel prossimo futuro. "La situazione va affrontata a più livelli – ha sottolineato -. Ma il primo passo da fare è quello del reddito di inclusione sociale (Reis), che sta finalmente per partire. Ci sta molto a cuore il problema della disoccupazione giovanile. Per questo bisogna creare le condizioni per favorire lavoro e sviluppo, soprattutto nel Sud del Paese, che sta ancora a guardare mentre al Nord la ripresa è già cominciata. Quello che è chiaro è che l'austerità porta povertà, mentre la flessibilità porta posti di lavoro".

Anche sulla delicata questione dei migranti, l'ex presidente del Consiglio ha le idee chiare. "Affrontare il tema dello ius soli è un nostro dovere, perché aiuta l'accoglienza e l'integrazione. Dire che ci deve essere un numero di migranti oltre il quale non si va non è un principio razzista, ma significa garantire la tenuta del sistema, perché se vengono accolti tutti in Italia non funziona più". Questa, secondo Renzi, non è una emergenza temporanea, ma con la quale bisognerà convivere per i prossimi decenni. "Dobbiamo agire in partenza, dai paesi d'origine come cooperazione internazionale – ha dichiarato il segretario del Pd -. È necessario, poi, davvero attaccare gli scafisti e le organizzazioni criminali che sono devastanti per la dignità di questi nostri fratelli e sorelle. Cercare di salvarli tutti è un nostro dovere morale. Infine, dobbiamo dire all'Europa che se non cambia la sua politica di accoglienza noi chiudiamo i rubinetti di soldi".

Proprio sull'Europa si fonda il sogno nel cassetto di Matteo Renzi: "Non c'è ancora il giusto clima per creare un'Europa federale. Vedo passi in avanti come nel settore della Difesa, che è importante, ma il mio desiderio è l'elezione diretta del presidente della Commissione e che ci siano scuole di formazione come quella che vogliamo fare a Ventotene per i giovani europei. Insomma, un'Europa più unita. Io sono un europeista convinto e vorrei criticare l'Europa solo per spingerla più su posizioni filoeuripeiste mentre vedo che ci sono altri che continuano ancora a costruire muri".

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